Foggia, Cicerelli e la serenità ritrovata
CICERELLI FOGGIA – Vivi un’estate difficile, segnata da vicende extracalcistiche alle quali non vorresti mai assistere, e che invece potrebbero lasciare un segno rilevante sulla tua stagione. Pare essere tutto così difficile, e la serenità non trova spazio: quella serenità che vorresti fare tua dopo aver ritrovato la Serie B, lasciata troppo presto un anno […]
CICERELLI FOGGIA – Vivi un’estate difficile, segnata da vicende extracalcistiche alle quali non vorresti mai assistere, e che invece potrebbero lasciare un segno rilevante sulla tua stagione. Pare essere tutto così difficile, e la serenità non trova spazio: quella serenità che vorresti fare tua dopo aver ritrovato la Serie B, lasciata troppo presto un anno prima.
Saranno stati questi i pensieri ed i ragionamenti che avranno preso forma nella testa di Emanuele Cicerelli nel recente passato. Foggia potrebbe essere (e, come diremo a breve, probabilmente sarà) l’occasione, perché no, della vita, del rilancio dopo un’annata turbolenta passata dalla Salernitana, dove non gli viene data fiducia, al Pordenone (club per il quale accetta di scendere di categoria), dove a sprazzi di talento non riesce comunque ad abbinare una continuità degna delle sue qualità. Un’intuizione di Luca Nember, direttore sportivo dei Satanelli, gli permette di tornare nella squadra nella quale mise fine al suo percorso nel settore giovanile, pronto a giocarsi le proprie carte al servizio di un tecnico come Grassadonia, la cui idea di calcio pare vada a nozze con le sue caratteristiche.
Partito da titolare nelle prime due giornate, la dice lunga il fatto che l’attaccante classe ’94 abbia già superato il numero di gare dal primo minuto giocate con la Salernitana nella passata annata (appena una, aggiungiamo che le presenze del ragazzo con i campani sono state appena tre fino al mercato invernale, nel quale è stato ceduto). Merito del suo lavoro, della volontà di lasciarsi alle spalle il passato e di superare le avversità che hanno colpito lui ed i compagni di squadra, come dicevamo in apertura.
Ad onore del vero, la piazza aspettava di vederlo all’opera prima di potergli offrire il solito calore che la caratterizza, e Cicerelli, in queste prime due uscite, ha mostrato di meritarlo a pieno titolo: giocate d’alta scuola, costante spina nel fianco delle difese di Carpi prima e Crotone poi (nonostante la sconfitta contro i calabresi, partita nella quale il ragazzo è risultato comunque uno dei migliori dei suoi). La sua tecnica abbinata alla sua esplosività sono subito state notate dall’allenatore, che ha deciso di dargli piena fiducia, ripagata dal primo gol arrivato nella giornata inaugurale contro gli emiliani. Rete non banale, dato che è arrivata al termine di un dribbling che ha eluso due avversari, prima di una conclusione che non ha lasciato scampo al portiere avversario.
Con quest’elogio non vogliamo dire di aver trovato l’unico fattore nei futuri successi del Foggia, né vogliamo caricare di pressioni un talento che, come preannunciato, necessita di serenità e fiducia per poter esprimere al meglio il proprio calcio. La volontà è quella di rendere giustizia ad un calciatore che ha tanto da dare, sperando, per i tifosi del Foggia, che ciò possa accadere con la casacca rossonera.