Serie B, cinque cambi: chi ci guadagna? L’analisi
CINQUE CAMBI SERIE B – Introdotta come strumento per ridurre la possibilità di infortuni e traumi fisici, la regola dei cinque cambi si spera porti i vantaggi ipotizzati. La Gazzetta dello Sport quest’oggi analizza chi potrebbe essere avvantaggiato, su un piano ovviamente teorico, da questa novità. I tecnici reduci dalle esperienze trionfanti in Serie C, […]
CINQUE CAMBI SERIE B – Introdotta come strumento per ridurre la possibilità di infortuni e traumi fisici, la regola dei cinque cambi si spera porti i vantaggi ipotizzati. La Gazzetta dello Sport quest’oggi analizza chi potrebbe essere avvantaggiato, su un piano ovviamente teorico, da questa novità. I tecnici reduci dalle esperienze trionfanti in Serie C, ovvero Caserta, Italiano, Tesser, Boscaglia e D’Angelo avranno sicuramente un ricordo più lucido di come gestire le sostituzioni. Per quanto riguarda le altre realtà della B, il Benevento è la squadra che ha impiegato meno calciatori (25) ma, allo stesso tempo, Inzaghi può vantare le frecce più prolifiche dalla panchina, dato che sono ben 8 i gol realizzati da calciatori subentrati. Il Frosinone è la squadra che fino a marzo ha effettuato meno cambi di tutti (75 su 84), discorso opposto per Venezia, Juve Stabia, Pisa e Pescara (84 su 84). Chiudiamo con Ventura, dato che la Salernitana, come testimoniato da elaborazioni OPTA, è la compagine che ha effettuato mediamente più tardi il primo cambio (al 16’ del secondo tempo).