5 Aprile 2020

Cremonese, Ciofani: “Taglio stipendi? Modello Juventus non applicabile. Difficile tornare a giocare”

CIOFANI CREMONESE – Daniel Ciofani, attaccante della Cremonese, è stato raggiunto dai microfoni del Corriere dello Sport: “Una vera tragedia quella che stiamo vivendo tutti e proprio in questi giorni meditavo sul fatto che da questa emergenza rimarrà tanto dolore per le persone care, amiche e conoscenti che ci hanno lasciato o che stanno ancora […]

CIOFANI CREMONESE – Daniel Ciofani, attaccante della Cremonese, è stato raggiunto dai microfoni del Corriere dello Sport: “Una vera tragedia quella che stiamo vivendo tutti e proprio in questi giorni meditavo sul fatto che da questa emergenza rimarrà tanto dolore per le persone care, amiche e conoscenti che ci hanno lasciato o che stanno ancora combattendo per sopravvivere. In questo momento bisogna solamente godersi le piccole cose che poi non sono piccole, inizi ad apprezzare la vita di tutti i giorni e vivi le emozioni in modo diverso. Certamente questa pandemia segna un precedente che difficilmente ci farà tornare a quella che era la vita come ce la ricordiamo.

Chiusi in casa? È vero ma bisogna andare avanti, anche se devo dire la verità non è per nulla facile. Dopo l’ultima partita di campionato giocata a Frosinone sono tornato a casa mia visto che ero in zona. Ci sono rimasto un paio di giorni e quindi sono rientrato a Cremona perché ancora non era chiaro quando saremmo ritornati in campo. È scattato il blocco totale, si è dovuto rispettare le regole governative ed eccomi qua da solo, senza la mia compagna Raffaella ed il mio piccolo Oliver di un anno e mezzo. Mi mancano moltissimo; è vero che ci sentiamo parecchie volte durante la giornata ma non è la stessa cosa che averli accanto a me. Non è una situazione facile, non lo è per nessuno e per certi versi dobbiamo avere coscienza del fatto che siamo dei privilegiati.

Taglio degli stipendi? Su questa materia si sta facendo molto rumore per nulla. Anche noi calciatori, pur avendo trattamenti particolari, siamo persone sensibili alle problematiche, basterà sedersi al tavolo con la società e una soluzione la troveremo senza difficoltà. Non sono certo i soldi a risolvere il problema Covid-19. Molti hanno preso il modello Juventus che è una scelta accorta per il bilancio della società di quest’anno ma non penso applicabile nel mondo del calcio. Il discorso per quanto concerne la formazione bianconera è diverso da altre società in quanto c’è di mezzo che la Juventus è quotata in Borsa. Inoltre mi sembra che gli accordi bianconeri siano individuali, tra l’altro non credo ci siano giocatori in scadenza e poi in conclusione sono solamente spostamenti dei pagamenti.

Ripresa il 20 maggio? Credo che sarà difficile tornare a giocare e se lo sarà non a breve visto i numeri attuali di malati e contagiati. Per poterlo fare necessitano i tempi giusti e la garanzia del 100% della sicurezza. Non si devono mai mettere in secondo piano la salute delle persone. Dobbiamo avere molta pazienza tutti, nessuno può prevedere quando il virus cesserà i suoi effetti. Inutile dire che calcio mi manca ma adesso è importante rispettare le regole che ci hanno impartito le autorità: la salute e la sicurezza vengono prima di ogni cosa. Passerà sono certo che passerà.

A differenza di parecchi miei compagni non sono amante di video-giochi. Sono laureato in scienze motorie, leggo molto, soprattutto libri di psicologia e di sport e guardo parecchie serie Tv. Mi piace suonare la chitarra anche se non sono molto amante della musica. Purtroppo alcuni giorni fa si è rotta una corda, me ne hanno portata un’altra e si è nuovamente rotta: allora ho desistito! Si cerca di restare in allenamento e tutti i pomeriggi con i miei compagni facciamo esercizi a corpo libero, addominali e pesi grazie ai video della piattaforma Zoom. Qualche volta vado a fare una corsetta a fianco casa ma non è il massimo. Cerchiamo di rispettare le regole per fare in modo che questa situazione passi il prima possibile“.