Lecce, Corini: “Chievo? Devo solo ringraziarlo per quello che mi ha dato. Sarà una gara difficile”
CORINI LECCE – Eugenio Corini, tecnico del Lecce, ha parlato ai canali ufficiali del club giallorosso, in vista della sfida contro il Chievo. Ecco le sue parole, riportate da tuttocalciopuglia.com: “Noi abbiamo la consapevolezza di essere cresciuti, ma questo è solo l’inizio di un percorso tortuoso come lo è il campionato di B. Siamo felici […]
CORINI LECCE – Eugenio Corini, tecnico del Lecce, ha parlato ai canali ufficiali del club giallorosso, in vista della sfida contro il Chievo. Ecco le sue parole, riportate da tuttocalciopuglia.com:
“Noi abbiamo la consapevolezza di essere cresciuti, ma questo è solo l’inizio di un percorso tortuoso come lo è il campionato di B. Siamo felici di aver fatto dei progressi, ma il campionato è lunghissimo. La gara con il Chievo sarà difficile, non dobbiamo dimenticarci che i veneti lo scorso anno disputarono le semifinali playoff e che in questa stagione, sconfitta interna con la Salernitana a parte, ha fatto sempre molto bene. Chievo? Quella clivense è una compagine solida che sa giocare a calcio e che prende pochi gol. Potenzialmente, considerando la partita in meno, potrebbe essere in testa alla classifica. Il mio passato in gialloblù? Sono ricordi molto importanti, devo solo ringraziare il Chievo perché mi ha dato le possibilità di ritornare a essere un calciatore importante e di allenare in Serie A. Recuperati? Gabriel e Meccariello hanno completato la rifinitura odierna e sono a disposizione; sono convocati per la trasferta di Verona. Di qui al 4 gennaio, in vista dei tanti impegni in arrivo, avremo bisogno di tutti gli elementi della rosa”.
E poi un pensiero su Maradona: “Penso che Maradona per tutti gli amanti del calcio è stato un qualcosa di speciale e di irripetibile. La sua qualità e la sua genialità non avevano pari, è stato un capopopolo nel quale in tanti tra i tifosi partenopei oggi si riconoscono ancora. E ho un piccolo aneddoto. Giocavamo Juventus-Napoli, era una gara molto tirata, eravamo 0-0 e noi vincemmo la gara proprio negli ultimi minuti con un autogol: era già un po’ che braccavo Maradona, e appena fischiò l’arbitro mi avvicinai, e lui con lo sguardo triste mi disse che l’aveva già promessa a Casiraghi. Ho mancato la maglia di Diego, sarebbe stato un ricordo straordinario, ma ho ben impresso, e sono orgoglioso di averlo fatto, di averlo affrontato in campo e avergli chiesto la maglia, anche se un compagno mi anticipò. Riposi ora in pace, è stato e sarà sempre fonte di ispirazione per chi ama il calcio”.