Palermo, Corini: “Quando perdiamo sono il primo a starci male. Brunori-Coda? Spero che Matteo vinca la sfida con Massimo”
CORINI PALERMO GENOA – Eugenio Corini, tecnico del Palermo, ha parlato in conferenza stampa dell’anticipo contro il Genoa. Ecco le sue parole, riportate da stadionews.it: Sul percorso: “Abbiamo sempre partite ufficiali, non è come in ritiro. Abbiamo delle verifiche che contano punti. Lo stato emotivo post-sconfitta è difficile da digerire, quindi qualsiasi situazione una allenamento […]
CORINI PALERMO GENOA – Eugenio Corini, tecnico del Palermo, ha parlato in conferenza stampa dell’anticipo contro il Genoa. Ecco le sue parole, riportate da stadionews.it:
Sul percorso: “Abbiamo sempre partite ufficiali, non è come in ritiro. Abbiamo delle verifiche che contano punti. Lo stato emotivo post-sconfitta è difficile da digerire, quindi qualsiasi situazione una allenamento fa parte del percorso di crescita. Voglio vedere miglioramenti ogni partita, in modo che la strada che abbiamo iniziato dia i risultati che voglio”.
Sui giocatori che hanno meno spazio: “Venti giocatori di movimento, è ovvio che puoi avere dei giovani che magari giocano meno. Però li allenerò allo stesso modo come faccio con gli altri. Poi il calcio è strano, può essere che magari cambiano le gerarchie. Nella parte finale della settimana però prediligo quelli che saranno i convocati”.
Sul Genoa: “Ogni partita è fondamentale e si prepara al meglio. Il Genoa è molto forte, la più accreditata insieme al Cagliari e al Parma per salire. Voglio una reazione caratteriale ed emotiva dopo quello che è successo a Reggio, l’abbiamo preparata come avremmo fatto contro qualsiasi avversario. Devi avere un controllo emotivo, sennò la fase tattica vale poco”.
“Non possiamo pretendere di avere tutto subito: sarà un percorso medio-lungo. Ci sono tante cose che dobbiamo fare e contestualmente mettere in campo prestazioni gagliarde”.
“A Reggio avevamo 9 giocatori nuovi, che sono tanti e avevano fatto percorsi differenti. L’obiettivo è fare meglio possibile fino a Frosinone, poi sfruttare la sosta per consolidare una conoscenza reciproca, sia umana che tattica. Di Reggio brucerei i primi venti minuti, perché la squadra non ha saputo leggere l’avversario. Nella ripresa abbiamo fatto meglio: abbiamo consolidato il possesso e attaccato di più, anche con un miglior controllo difensivo. Poi se prendi gol da rimessa laterale diventa difficile. Se avessimo controllato quelle situazioni, sarebbe andata diversamente”.
“Col Genoa voglio vedere una squadra capace di soffrire, tutti insieme. Loro creano tanta densità centrale, con gli esterni quasi trequartisti. Noi dobbiamo pressare bene con i centrocampisti e predisporci a lavorare bene in contropiede per fargli male. L’abbiamo preparata anche dal punto di vista caratteriale: mi aspetto una reazione”.
Su Gomes: “Ha grande cultura calcistica, cresciuto nel PSG e poi al Manchester City. L’anno scorso ha fatto un’esperienza importante. Lui è molto intelligente, lo capisco dalle domande che fa. Ha valore e potrà darci una mano durante questa stagione”.
Sulle critiche dopo i due ko: “È fisiologico che ci siano difficoltà, ma comprendo i tifosi: perché il primo a starci male sono io. Abbiamo tanto lavoro da fare, ma non dobbiamo perdere di vista il punto di partenza. Non vedevo solo cose positive nelle prime dure e non vedo solo cose negative adesso”.
“Ho già deciso la formazione. Non voglio cambiare tanto: consolidare l’atteggiamento. In difesa, data l’espulsione di Bettella, giocherà Marconi”.
Sulle espulsioni: “Quella di Marconi è stata spesa bene, perché l’attaccante era solo davanti al portiere. Le altre due, bisogna tenere un controllo emotivo”.
Sulla porta: “Massolo aveva contribuito ad una promozione fantastica, e abbiamo integrato la porta con Mirko. Ma li considero due titolari: però deve esserci serenità per chi para. Adesso voglio consolidare Pigliacelli, che secondo me sta parando bene”.
Sfida Brunori-Coda: “Matteo ha un atteggiamento consolidato: approccia sempre in maniera molto intensa, che porta in scia anche il resto della squadra. Ora è diventato anche capitano: le responsabilità crescono. Massimo è un attaccante di grande qualità. Spero che Matteo vinca la sfida con Coda”.