Pisa, Corrado: “Il mio augurio è di uscire da questo momento buio e di rivedere l’Arena infarcita di tifosi ed entusiasmo”
CORRADO PISA – Il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado, nel suo messaggio di fine anno ha tracciato un bilancio del 2020 appena trascorso, con uno sguardo al 2021 entrante. Ecco le sue parole, riportate da sestaporta.news: “Sapevamo che l’avvio di questo campionato avrebbe potuto essere in salita, perché la preparazione non ha seguito i canoni […]
CORRADO PISA – Il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado, nel suo messaggio di fine anno ha tracciato un bilancio del 2020 appena trascorso, con uno sguardo al 2021 entrante. Ecco le sue parole, riportate da sestaporta.news:
“Sapevamo che l’avvio di questo campionato avrebbe potuto essere in salita, perché la preparazione non ha seguito i canoni rituali. Avevamo messo in conto che ci sarebbero potuti essere problemi di sincronismo e preparazione per la squadra, ma i risultati hanno confermato le nostre aspettative, nell’ultimo mese abbiamo avuto la conferma di ciò che ci attendevamo. Questo 2020 sarà ricordato soprattutto per gli aspetti negativi che hanno coinvolto il mondo e per i morti a causa di questo virus, nonché per un’economia completamente bloccata. Per il Pisa è stata intrapresa la strada giusta, la via del consolidamento. Anche questo scorcio di nuovo campionato dev’essere interpretato positivamente sia per ciò che è stato fatto, sia per la posizione in classifica”.
Sulla stagione scorsa: “Di momenti belli ce ne sono stati tanti e non hanno mai contraddistinto una singola gara o un singolo evento, come per esempio la ripresa del campionato dopo che l’incertezza e la paura aveva preso il sopravvento. La squadra si è ricompattata e ha incanalato una serie di risultati positivi, il Pisa è stata la squadra ad aver fatto più punti nelle ultime dieci partite. Abbiamo rinunciato ai playoff a causa di questa classifica avulsa, ma saremmo stati protagonisti se ci fossimo qualificati. Il derby è stato uno dei momenti più importanti della stagione, contraddistinto con l’ultima domenica prima della sospensione del campionato. Sicuramente è stata una soddisfazione anche vedere il divario dei punti rispetto agli avversari a fine campionato, ma una società ambiziosa non può pensare a una sola partita nell’anno, deve mirare a progredire nei suoi risultati di carattere generale”.
Sugli obiettivi del nuovo anno e sul restyling dell’Arena Garibaldi: “È giunta l’ora di progredire, di fare un passo in avanti verso l’equilibrio. Omogeneizzare le retrocessioni in Serie B, perché ci sono 3 promozioni e 4 retrocessioni. Il presidente Gravina ha anticipato una riforma di un sistema calcio che porterà sicuramente delle novità, che dovranno essere supportate dal sistema calcio con le società che dovranno progredire, producendo valore e non sottraendolo. Ogni anno ci sono state società fallite o che non sono riuscite a iscriversi, aprendo delle voragini economiche incredibile, non è possibile he il calcio possa continuare così. Il calcio nelle parole è un’industria, ma poi nei fatti è una bottega artigianale. Dobbiamo trasformarla in un’industria e il Pisa dev’essere antesignano di tutto questo, abbiamo dimostrato in quattro anni che alle parole seguono i fatti, siamo apprezzati per quello che abbiamo fatto e che possiamo fare. Arena Garibaldi? Abbiamo aperto il progetto dello stadio dopo pochi mesi dall’acquisizione della società, l’ho detto tante volte e l’ho rimarcato, lo stadio è un passaggio fondamentale per la crescita nei valori della società. Siamo stati tempestivi per programmare il rifacimento di questo impianto obsoleto, abbiamo lavorato assiduamente per superare i problemi burocratici e alcuni ce ne sono ancora sul nostro cammino. Speriamo di risolverli tutti e che le istituzioni comprendano che la funzione sociale del calcio che la società Pisa e le altre proprietà alimentano attraverso investimenti importanti debba essere supportato da una facilità operativa per gli investimenti nelle strutture. La burocrazia non deve essere così vincolante per investimenti che sono produttivi per il sistema e per lo sviluppo di questo sport, speriamo che tutto quello che è stato fatto in questi tre anni possa sfociare nell’apripista dei lavori per il nuovo stadio per fare calcio come dev’essere fatto nel resto d’Europa. Il sogno più realistico e naturale, dopo questi tre anni e mezzo di lavoro, è quello di vedere le ruspe che arrivano e che demoliscono la prima parte della curva, che sarà la prima ad essere rifatta nel nostro programma di lavoro. Questo schiuderebbe porte del paradiso e ci permetterebbe di dire che nel giro di alcuni mesi potremmo arrivare ad avere uno dei più begli impianti d’Italia”.
Corrado chiude il suo messaggio con un augurio: “Il mio è un augurio per uscire da questo momento buio e vincere questo virus. Il Pisa ha dimostrato di aver avuto dimestichezza per soffrire e superare tutti gli ostacoli che si sono frapposti nel cammino. L’augurio di rivedere l’Arena gremita con le bandiere e le coreografie che solo i nostri tifosi sanno fare, in un’Arena infarcita di tifosi e di entusiasmo, tutti insieme”.