Lecce, Corvino: “L’idea è stare tra le squadre che non dovranno affannarsi per non retrocedere”
CORVINO LECCE – Pantaleo Corvino, Direttore Generale dell’Area Tecnica del Lecce, è protagonista quest’oggi di un’intervista apparsa sul Corriere dello Sport: “Tolti Gabriel e Lucioni altri di un certo valore avevano il mal di pancia rimpiangendo la Serie A ma anche con questi, poi, il buonsenso ha prevalso. La mia storia? Cominciai dalla terza categoria […]
CORVINO LECCE – Pantaleo Corvino, Direttore Generale dell’Area Tecnica del Lecce, è protagonista quest’oggi di un’intervista apparsa sul Corriere dello Sport: “Tolti Gabriel e Lucioni altri di un certo valore avevano il mal di pancia rimpiangendo la Serie A ma anche con questi, poi, il buonsenso ha prevalso. La mia storia? Cominciai dalla terza categoria col Vernole, la squadra del mio paese, poi Scorrano, dalla terza alla prima categoria, quindi Casarano. Ho imparato a fare le cose per gradi guardando avanti e cercando di prevedere cosa accadrà.
Avevo capito dall’estate che questo sarà un campionato con due blocchi di squadre, uno impegnato ad inseguire il salto in Serie A o l’inserimento nella griglia dei play off, l’altro costretto a lottare per sopravvivere. Non c’erano vie di mezzo. Perciò, abbiamo soppesato ogni giocatore da tesserare, creando un doppione per ogni reparto perché un torneo così lungo richiede continuità di prestazioni del gruppo anche con uomini diversi, per via degli imprevisti che un torneo così lungo comporta.
La lotta per la promozione? Non mi va di fare nomi, ma più di una società ha speso un milione e mezzo per tesserare un solo giocatore: il Lecce spendendo meno di questa cifra ha tesserato Listowski, Henderson e Bjorkengren, perché abbiamo avuto l’intuito e l’abilità di far venire a Lecce gente a parametro zero che sta dimostrando tutto il suo valore. Come vedo le partite? Da solo, devo concentrarmi quando seguo un match, non sopporto che qualcuno affianco mi parli, commenti, insomma mi distragga.
Ancora non stiamo a niente. Abbiamo fissato un percorso con un progetto, ma è chiaro che cercheremo di correre quanto più è possibile. Comunque siamo partiti con l’idea di stare nel gruppo che non deve affannarsi per non retrocedere“.