Cosenza, Braglia in conferenza: “Verona favorito, ma giochiamo con orgoglio”
COSENZA HELLAS VERONA – Durante la consueta conferenza stampa della vigilia, Braglia ha fatto il punto della situazione in vista dell’impegno contro il Verona. Qui di seguito le sue parole: “Il Verona è favorito, noi cercheremo di fare la nostra partita, col nostro assetto e cercheremo di fare il meglio possibile. Abbiamo ancora tanto lavoro […]
COSENZA HELLAS VERONA – Durante la consueta conferenza stampa della vigilia, Braglia ha fatto il punto della situazione in vista dell’impegno contro il Verona. Qui di seguito le sue parole: “Il Verona è favorito, noi cercheremo di fare la nostra partita, col nostro assetto e cercheremo di fare il meglio possibile. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, al di là del fatto che c’è gente che inizia a stare bene e che ci sia invece gente che ha bisogno ancora di tempo per mettersi a posto: certo è che giocare contro gente come Matos, Di Carmine e Pazzini per noi dev’essere di sprono, non di paura. Le nostre armi non sono poco, ce la giochiamo con orgoglio, cattiveria e determinazione, tutte cose che dovremo mettere in campo. Avrei voglia di rivedere lo stadio pieno, penso che il passaggio da quello che abbiamo fatto l’anno scorso a quello che abbiamo fatto quest’anno dev’essere importante: i tifosi che c’erano col Südtirol devono accompagnarci per tutto il campionato, sarà una stagione importantissima per questi colori e vogliamo che ci diano il contributo necessario alla vittoria. Ascoli? I primi 10′ sono stati buoni, il problema è stato che dopo essere passati in vantaggio ci siamo accontentati di gestirlo: loro sono stati perennemente presenti, la cosa per cui mi sono arrabbiato è stato il non perdere tempo in modo intelligente, calciando in porta, ma il pareggio è giusto. In Serie B la partita non finisce mai: le partite si risolvono anche quando una squadra cala per fisicità, determinazione e cattiveria, oppure quando ci si distrae un attimo soltanto. Palmiero? Mungo play è stata una scelta, ma Luca un anno fa ci ha portato in Serie B, è stato uno degli artefici di questa promozione, deve essere intelligente e capire i suoi limiti nella categoria: qui abbiamo un’idea di calcio, se non dovesse andare bene ci adegueremo e cambieremo. Baclet non andrà via, vorrà stare qui, starà nel gruppo, se farà bene giocherà al posto degli altri“.