Cosenza: l’operato della neopromossa è da applausi, mercato da 8 in pagella
COSENZA – Una Serie B ritrovata dopo 15 anni ma che ha visto una piazza pronta a rispondere “presente!” nel momento più difficile della stagione. Una promozione conquistata sul campo e un sogno che si è trasformato in una concreta realtà. La società del Cosenza ha ripagato al meglio la propria città, regalandole un calciomercato […]
COSENZA – Una Serie B ritrovata dopo 15 anni ma che ha visto una piazza pronta a rispondere “presente!” nel momento più difficile della stagione. Una promozione conquistata sul campo e un sogno che si è trasformato in una concreta realtà. La società del Cosenza ha ripagato al meglio la propria città, regalandole un calciomercato importante e degno di nota. Il Direttore Sportivo Stefano Trinchera non ha sbagliato un colpo, centrando in pieno tutti gli obiettivi prefissati. Sedici acquisti, due sole cessioni. Gli ingaggi di calciatori come Di Piazza, Bearzotti, Garritano, Verna, Maniero… sono sicuramente di un livello superiore a quello che una neo-promossa avrebbe potuto dare. La vera ciliegina sulla torta però è stato il ritorno in riva al Crati di Gennaro Tutino, considerato da molti il vero emblema di questo Cosenza. Seguendo un’attenta analisi, si può notare come Cosenza è diventata una piazza calcistica ambita da molti calciatori; di fatto i nomi elencati sopra hanno abbracciato il progetto cosentino senza troppi problemi. Le parole d’ordine da accostare alla società calabrese sono tre: professionalità, rispetto e tanta voglia di fare. La professionalità dimostrata dal team guidato da Guarascio era già nota in Serie C, coronata e ripagata dai suoi uomini con una promozione in Serie B. Rispetto, una parola che nel mondo del calcio ormai non è così scontata ma che dovrebbe essere la base principale dalla quale partite. Voglia di fare: la fame di chi il calcio lo ha nel sangue e lo mette sempre e comunque in primo piano. Senza troppi giri di parole, il Cosenza è un esempio da seguire in un calcio moderno così privo e misero di valori.
Voto al mercato dei lupi: 8