Palermo, arriva la Covisoc: ispettori nella sede del club. Zamparini valuta la truffa
COVISOC PALERMO – Non c’è pace in casa Palermo. La situazione del club continua a destare preoccupazioni e perplessità, tra i tifosi e gli organi di controllo. Non a caso gli ispettori della Covisoc si sono presentati negli uffici societari per avere le idee chiare sul passaggio di proprietà che ha portato il 100% delle […]
COVISOC PALERMO – Non c’è pace in casa Palermo. La situazione del club continua a destare preoccupazioni e perplessità, tra i tifosi e gli organi di controllo. Non a caso gli ispettori della Covisoc si sono presentati negli uffici societari per avere le idee chiare sul passaggio di proprietà che ha portato il 100% delle quote nelle mani del gruppo che fa capo a Clive Richardson. Quest’ultimo ha inoltre dichiarato – come si legge su Tuttosport – di non avere nulla a che fare con le questioni finanziarie, ergendosi ad una sorta di super consulente calcistico. Una figura atipica, così come atipici non sono i controlli, a detta dell’ad Emanuele Facile, che li ha definiti “di routine”. L’amministratore delegato si è trattenuto con i dipendenti del club per rassicurarli sul futuro, che sarà oggetto di analisi proprio dagli uomini della Covisoc, usciti dal Barbera con il materiale che cercavano: carte dell’operazione di cessione della società, aggiornamenti degli aspetti societari, ma non i bilanci, che sono già in possesso della Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (e che sono passati anche ai raggi X della Procura). Un elemento ambiguo nell’oramai definita questione Palermo c’è: a quasi due mesi dall’acquisizione, gli inglesi non hanno versato nulla nelle casse societarie. E ieri la capogruppo dell’operazione, la società quotata nel listino Nex di Londra, ha reso noto il programma di sottoscrizione delle azioni già annunciato il 17 gennaio, il lancio di un bond quinquennale con l’obiettivo di aumentare il capitale societario a 20 milioni di sterline. Si tratta di obbligazioni e non di denaro liquido (come nel caso dell’aumento di capitale di Sport Capital Group Investments), che al Palermo servirebbe (e in tempi brevi). A breve ci saranno le prime scadenze, come quella del 16 febbraio, quando andranno pagate le ultime due mensilità ai calciatori. Da dove prendere quindi questi soldi, qualora non dovessero arrivare dagli inglesi? Il direttore sportivo Foschi non ha in programma alcuna uscita di mercato last minute, e sta cercando altre sponde nel caso in cui Zamparini dovesse far saltare l’affare con gli inglesi. L’ex patron sta valutando se ci sono gli estremi per procede per truffa. Intanto Facile continua a predicare calma: “C’è un contratto, mi risulta difficile capire il perché si parli di fallimento o radiazione, non ci sono i presupposti. In questi giorni arriveranno nuovi capitali, andremo avanti con il nostro programma“. Lega B e FIGC attendono il dossier del Palermo con le garanzie di solvibilità, ma Balata si dichiara: “Preoccupato per la città, per quella meravigliosa tifoseria e per la passione che esprime il calcio a Palermo. Aspettiamo di ricevere ulteriori chiarimenti“.