Cosenza e Venezia giocano bene ma non concretizzano: show dei portieri
CRONACA COSENZA VENEZIA – Le aspettative erano alte e, seppur il punteggio suggerisca altro, non sono state disattese. Due tra le squadre meglio allenate del campionato di Serie B, Cosenza e Venezia, hanno dato vita a un match tatticamente pregevole ma terminato con un pareggio a reti inviolate. Prima frazione ben giocata da ambedue le […]
CRONACA COSENZA VENEZIA – Le aspettative erano alte e, seppur il punteggio suggerisca altro, non sono state disattese. Due tra le squadre meglio allenate del campionato di Serie B, Cosenza e Venezia, hanno dato vita a un match tatticamente pregevole ma terminato con un pareggio a reti inviolate. Prima frazione ben giocata da ambedue le parti, che applicano i principi di gioco impartiti dagli allenatori: movimenti senza palla, palleggio mai sterile ma votato all’ottenimento di superiorità funzionale prima che numerica e coralità. Il Venezia, probabilmente, finalizza maggiormente rispetto ai Lupi: Johnsen, Forte, Aramu (quest’ultimo colpisce la traversa) e Fiordilino registrano i tre tentativi più interessanti. Il Cosenza dimostra il solito problema: crea tanto ma il dibattuto killer instinct, ad oggi, è ciò che impedisce alla compagine calabrese di spiccare il volo. Nella ripresa è un vero e proprio show dei portieri: Vera chiama al super intervento Lezzerini (in questo frangente è da segnalare un erroraccio di Gliozzi a porta praticamente sguarnita), Bocalon spreca clamorosamente davanti a Falcone, autore di un super intervento, emulato poco dopo, ancora una volta, dall’estremo difensore dei lagunari, che impedisce al giovane Sueva di esultare.