26 Settembre 2018

Cronache dei giorni a Siena in attesa della categoria

Siena, Catania, Terni, Chiavari, Vercelli e Novara: città diverse per collocazione geografica, storia e cultura. Dalle pendici dell’Etna all’Italia centrale fino ad arrivare a Liguria e Piemonte la situazione di stallo di questi luoghi è la stessa per tutte e cinque le protagoniste della storia. La lega cadetta è divisa dal caos ripescaggi, con colpi […]

Siena, Catania, Terni, Chiavari, Vercelli e Novara: città diverse per collocazione geografica, storia e cultura. Dalle pendici dell’Etna all’Italia centrale fino ad arrivare a Liguria e Piemonte la situazione di stallo di questi luoghi è la stessa per tutte e cinque le protagoniste della storia. La lega cadetta è divisa dal caos ripescaggi, con colpi di scena e riforme utopistiche che diventano realtà in men che non si dica. Tra le aule dei tribunali si sta decidendo sorte e categoria di sei società relegate ad attendere ciò che di loro sarà in un limbo senza nome a metà tra la Serie B e la Serie C.

Come stanno vivendo l’attesa le varie città coinvolte? A tal proposito il nostro collaboratore Giacomo Principato vivrà da inviato dal 18 al 25 settembre la querelle ripescaggi direttamente da Siena. Giornalmente, come in una sorta di diario, verrà annotato e riportato quanto ciò di rilevante – dagli umori alle notizie – avviene inerentemente la compagine senese.

18 Settembre

Arrivo a Siena completamente a pezzi, il viaggio dalla provincia di Messina alla Toscana non è stato particolarmente idilliaco. Dopo un breve tragitto in taxi, eccomi arrivato nella contrada del Drago: posto affascinante e ben collegato. Appena posate le valigie è subito corsa dal giornalaio. Il motivo? La scritta “Robur Siena: venerdì il giorno decisivo” attira sia me che alcuni passanti curiosi. La scelta sarà quindi fissata per il 21 settembre? Era pure ora: tra rinvii e scelte di non-decidere si è aspettato fin troppo. La mattinata va avanti tranquilla con una breve passeggiata in direzione della Basilica di San Domenico e uno sguardo di sfuggita al lì vicino Artemio Franchi, proprio quello stadio in cui sono passati campioni e giocatori che hanno parte della storia del calcio italiano. A guardarlo viene in me un forte senso di malinconia, con un teatro del genere lontano dalla massima serie da troppo tempo l’emozionarsi è lecito. A rinvigorire il mio umore è la chiamata di Vincenzo Federico, direttore marketing proprio della Robur Siena, il quale m’invita ad un tour dentro le viscere dell’impianto. Dall’accoglienza, alle varie sale fino ad arrivare al terreno di gioco è una continua altalena di ricordi di scene viste solamente su di uno schermo. Trofei, tribune eppure quello che però mi ha rapito è stato quando, arrivati in una sala adibita alla personalizzazione delle varie maglie da gioco, mi viene riferito che nelle divise manca ancora un particolare: la toppa della categoria d’appartenenza. L’ansia la vivono pure loro addetti ai lavori, riescono però a scacciarla via grazie ad un sorriso che li rende orgogliosi del loro operato: indipendentemente dalla categoria. Il nostro giro si conclude con lo stesso dirigente che stipula con me un accordo che, per scaramanzia, è meglio non rivelare.

19 Settembre

Buongiorno a tutti, anche a chi non sa in che categoria giocherà. Sembra una filastrocca, eppure è la situazione attuale. I tweet di Frattini non hanno fatto altro che confondere le idee di tutti. Il campionato è stato sospeso? Pare proprio di no, sebbene il presidente del Collegio di Garanzia del CONI dava la cosa per fatta. Esco di casa e mi dirigo dal solito giornalaio dal quale un’altra scritta mi si para davanti: “Robur Siena, adesso il ripescaggio è in salita”. Rido dal nervosismo. Aspetto ciò che succederà con la tensione alle stelle. Provo a pensare ad altro dirigendomi in direzione dell’università è impossibile non sentire le discussioni della gente: dai tedeschi, agli inglesi ai senesi che non fanno altro che parlare del palio straordinario.

20 Settembre

Buongiorno a chi ha le idee chiare. Frattini, Fabbricini, Balata e compagnia pare proprio che non sappiano più cosa inventarsi. La Virtus Entella “rischia” la riammissione in serie cadetta, e chi se lo sarebbe mai aspettato. Succede di tutto ultimamente, che giornate. Si parla di una Serie B a 20 squadre, sarà così? L’attesa è tutta rivolta al 26 quando, in linea teorica, dovremmo sapere l’epilogo di questa vicenda. La voglia di calcio persiste, l’astinenza dal mondo del pallone – specie quando la tua camera d’albergo ha la vista sullo stadio – è struggente. Per colmare quel vuoto dentro incontro i ragazzi di Robur Siena Fanpage, la più grande community social bianconera. Ragazzi perbene, simpatici e sognanti la serie cadetta. Passeggiando tra le vie del centro il tema della discussione non può che essere la tanto cara squadra bianconera. Aneddoti, curiosità e quella parola che tanto timore incute: ripescaggio. Avverrà? Verranno rispettate le regole? A tal proposito si hanno pareri contrastanti. L’unico ad avere chiare le idee pare essere Vincenzo Federico, direttore marketing della Robur Siena, che in pochi minuti al telefono riesce a strapparci sorrisi e speranze. Infondo basta poco per sognare. Sono giorni difficili all’ombra della Torre del Mangia, ma ormai ci si è abituati. Rientrato in albergo spalanco la finestra e fisso quello stadio, dando così sfogo ad una danda d’emozioni.

21-22 Settembre

Caro giornalaio, stamani nulla sulla Robur? Sono ben due giorni che non si vedono titolo inerenti alla società della presidente Durio. La situazione è quantomai incerta, non è una novità. Sarà che i tweet di Frattini stanno via via diminuendo, magari tornerà alla carica tra qualche tempo. Adesso hanno messo in dubbio pure la riammissione della Virtus Entella, e pensare i liguri stavano ad un passo dalla Serie B. Ci si è messa in mezzo anche la FIGC, poiché si parla di ricorso circa la decisione del Collegio di Garanzia del CONI sul caso Cesena. La situazione procede, si attendono evoluzioni e si spera liete notizie. Intanto si sta giocando la Serie B e in concomitanza c’è anche qualche anticipo di Lega Pro. Per completare il quadro domani gioca il Siena! Peccato però sia l’ennesima amichevole di una preparazione che non ha fine.

23-24 Settembre

In seguito ad una domenica priva di fatti rilevanti, ecco sorgere su Siena il sole del mattino e sulla Robur Siena il funerale mediatico eseguito con un titolo perentorio: “Siena sconfitto nella prima amichevole importante”. Già, i toscani hanno perso per 2-0 contro i padroni di casa della Viterbese. Sensazioni poco positive arrivano dai tifosi presenti alla gara quali annunciano di una squadra cui manca ritmo-partita. Normale, fin troppo: sopratutto quando sono ormai cento o quasi i giorni senza giocare un incontro ufficiale. L’ultima partita? Quella finale di Pescara. A ripensarci chissà come sarebbe stato se Mignani avesse avuto con sé gli uomini migliori, ma ormai fa parte del passato. Adesso è tempo di pensare al futuro, sempre se ve ne sarà uno. Una lunga ed estenuante attesa ci accompagna verso una decisione volta a segnare il calcio italiano.

25 Settembre

Ultimo giorno a Siena. Ho poco tempo a mia disposizione per fare un giro. Saluto tutti. Dal giornalaio allo stadio e quel suo fascino. Vederlo gremito e piene di tifosi festanti sembra un miraggio, ma in cuor mio sento che manca poco. Per domani è fissata la decisione del TAR, incrocio le dita e attendo il corso della giustizia. Intanto scopro che la Lega Pro ha comunicato gli orari della quarta e quinta giornata con annesse le gare delle squadre in corsa al ripescaggio. La situazione sta assumendo del paradossale, ma c’era d’aspettarselo. Attendo tra le fila di un autobus quel 26 settembre che corrisponde non soltanto ad una data a me cara per motivi personali ma alla giornata che – in linea teorica – potrebbe decidere cosa sarà delle sorti della squadra di una città magica. Un posto che merita di risorgere dalle ceneri della passata gestione e che grazie a numeri in crescendo e la presenza di una dirigenza forte e concreta potrà dire ancora una volta la sua: ripescaggio o meno che sia.