Dal blocco in autostrada al dramma sugli spalti: la trasferta da incubo dei tifosi della Spal
Quasi 3mila: questo il numero dei tifosi della Spal che travolti dall’entusiasmo e dalla passione avevano deciso di seguire i propri beniamini nella complicata trasferta del Bentegodi contro il Verona di Fabio Pecchia. Un esodo raro da vedersi in Serie B ma che, in questa stagione, si sta verificando spesso e volentieri. Una trasferta come […]
Quasi 3mila: questo il numero dei tifosi della Spal che travolti dall’entusiasmo e dalla passione avevano deciso di seguire i propri beniamini nella complicata trasferta del Bentegodi contro il Verona di Fabio Pecchia. Un esodo raro da vedersi in Serie B ma che, in questa stagione, si sta verificando spesso e volentieri. Una trasferta come tante che però col passare delle ore ha assunto i contorni di un incubo sfiorando anche la tragedia. Ma andiamo con ordine.
Manca meno di un’ora al fischio d’inizio e gran parte dei tifosi, recatosi nella città veneta in pullman, freme per approdare al Bentegodi: i bus, almeno due, vengono bloccati per circa 30 minuti in autostrada per garantire la scorta in massima sicurezza causando però, nella tensione generale tipica del prepartita, alcuni allarmismi e nervosismi tra i tifosi spallini che si vedevano fermati senza un apparente motivo. I due autobus sono poi stati “sbloccati” e l’arrivo dei tifosi, seppur con qualche “paura” di non riuscire ad arrivare in tempo ed un po’ di ressa nell’ingresso del settore ospiti, è avvenuto con circa 15 minuti di ritardo dall’inizio del match.
È da poco cominciata la ripresa quando d’un tratto il tifo scatenato dei tifosi estensi cessa per far spazio ad un assordante e pauroso silenzio; la causa è presto detta: un tifoso spallino cade dalla balaustra del settore ospiti precipitando per circa 9 metri. Un impatto violentissimo al suolo che, come si può ben immaginare, mette la partita del rettangolo verde sullo sfondo. I soccorsi al supporter estense sono immediati e le prime notizie che arrivano dall’ospedale parlano di fratture multiple ma non di pericolo di vita. Da quel momento in poi il gruppo nutrito di tifosi spallini, per rispetto e con un magone in gola in attesa di notizie confortanti, si limita ad assistere alla fine del match senza i soliti incitamenti incessanti. Il tifoso è in prognosi riservata all’ospedale di Verona ma le prime notizie parlano sì di fratture multiple a clavicola e bacino ma anche di uno stato di coscienza che, al momento in cui scriviamo, lasciano ben sperare per il meglio. La situazione sarà in continua evoluzione e monitorata ma si spera che quel che era un piccolo sogno per la gente al seguito della Spal non possa diventare una tragedia a tutti gli effetti in una settimana che si era aperta nel ricordo della scomparsa del “papà” della Curva Ovest, Lillo.