Pisa, D’Angelo: “Adoro il modo di essere del popolo pisano. Io ct in futuro? No, per carità”
D’ANGELO PISA – Luca D’Angelo, tecnico del Pisa, si è raccontato ai microfoni de “La Nazione”, dove ha toccato diversi temi, con particolare riferimento alla professione di allenatore. Ecco le sue parole, raccolte da TMW: “Ho sempre fatto questo nella vita e sono un grande appassionato di questa palla che rotola inseguita da 22 persone. […]
D’ANGELO PISA – Luca D’Angelo, tecnico del Pisa, si è raccontato ai microfoni de “La Nazione”, dove ha toccato diversi temi, con particolare riferimento alla professione di allenatore. Ecco le sue parole, raccolte da TMW:
“Ho sempre fatto questo nella vita e sono un grande appassionato di questa palla che rotola inseguita da 22 persone. Mi guardo tutte le partite: dalla serie A, alla serie C. Mi piace il calcio femminile, il calcio dei ragazzi. Guardo perfino le partite degli Allievi. Mi entusiasmo ancora con questo sport e, in ogni categoria, si può scorgere qualche aspetto nuovo e magari anche inusuale. Il ruolo dell’allenatore? E’ vero che devo prendere decisioni, ma le vivo come una necessità e nella massima trasparenza. Siamo professionisti e come tali abbiamo delle responsabilità. Io, nelle buone e nelle cattive notizie, cerco sempre di essere diretto. Sono freddo. Questo non significa che non mi dispiaccia interrompere aspettative o sogni. Però, è il mio lavoro. Quello col mio staff è un rapporto costruito negli anni. Con loro ho un confronto quotidiano”.
Sul legame con la città: “Sa che cosa mi piace? Questo è un popolo che non si prende mai troppo sul serio. Adoro questo modo di essere e di pensare. Non è così comune. Ho abitato in città che si ritenevano l’unico centro dell’universo”.
Infine un pensiero sull’idea di diventare un giorno commissario tecnico di una Nazionale: “No, per carità. Non sarei adatto per questo tipo di incarico. A me piace respirare l’aria del campo ogni giorno. Sarebbe difficile lavorare con giocatori che vedi una volta ogni tanto e per pochi giorni”.