6 Ottobre 2020

ESCLUSIVA PSB – Chievo, De Giorgis: “Valuteremo eventuali opportunità. Ninkovic? Mai trattato”

DE GIORGIS CHIEVO – Giorgio De Giorgis, uomo mercato e responsabile tecnico del Chievo Verona, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per commentare l’atipica finestra di calciomercato da poche ore terminata. Una sessione che ha visto i clivensi aggiudicarsi le prestazioni di calciatori di notevole spessore per la categoria come Amato Ciciretti, desiderio realizzato […]

DE GIORGIS CHIEVO – Giorgio De Giorgis, uomo mercato e responsabile tecnico del Chievo Verona, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per commentare l’atipica finestra di calciomercato da poche ore terminata. Una sessione che ha visto i clivensi aggiudicarsi le prestazioni di calciatori di notevole spessore per la categoria come Amato Ciciretti, desiderio realizzato del tecnico Aglietti.

Giorgio, che mercato è stato per il Chievo?

“Il mercato che abbiamo portato avanti è stato finalizzato ad accontentare le richieste dell’allenatore, così da coprire ruoli dove l’anno scorso eravamo carenti, anche perché la tipologia di gioco era diversa. Servivano calciatori più specifici e, oltretutto, la rosa è stata notevolmente allungata. Abbiamo cercato di rinforzare l’attacco prendendo due calciatori, di cui uno ha poi deciso di fare una scelta diversa, andando all’estero, mentre un altro credeva di essere svincolato quando invece non era così. Ora vedremo come fare e valuteremo se attingere dal mercato estero o dagli svincolati, fermo restando che i profili attualmente in rosa ci soddisfano molto. I più esperti sono calciatori di qualità e i giovani hanno assoluta prospettiva. Continueremo a guardarci attorno, il campionato sarà impegnativo, con tante partite ravvicinate che potrebbero portare infortuni o cali di condizione, ecco perché ad oggi non escludiamo alcuna ipotesi”.

Avete puntato su profili dalla grande tecnica come Ciciretti, Palmiero, Viviani e non solo. Era questo il fondamentale cruciale che ricercavate?

“L’allenatore ci ha dato delle indicazioni sulle caratteristiche dei calciatori necessari al suo progetto e credo. La scelta, sulla base di ciò, è poi spettata a noi, ma il calciatore che il tecnico ha aspettato fino alla fine è stato Ciciretti, un elemento molto importante dal punto di vista qualitativo. Era ciò che cercavamo. Siamo soddisfatti, come dicevo: magari con un attaccante in più saremmo stati maggiormente competitivi, ma non dimentichiamo che abbiamo Djordjevic, un centravanti potenzialmente da venti gol, così come De Luca, che può crescere e diventare importante. Altro nostro calciatore è Fabbro, che deve ancora trovare familiarità con la rete ma ha caratteristiche tali da poter farsi valere. Cito nuovamente i giovani, che potranno dare una mano al reparto”.

Avete qualche rimpianto, oltre la questione attaccante?

“No, il livello tecnico della rosa è più che buono e numericamente siamo complessivamente a posto. Avremmo voluto alzare leggermente l’età media dell’attacco ma ribadisco che, ad ogni modo, crediamo nei calciatori in rosa e, allo stesso tempo, valuteremo eventuali opportunità dall’estero o dal mercato degli svincolati”.

Avete trattato Ninkovic?

“Mai trattato, il suo agente ce l’ha offerto nell’ottica di un ipotetico scambio con Pucciarelli, ma non è una possibilità che abbiamo considerato, perché Nikola non è la tipologia di calciatore che cercavamo, fermo restando che, avendolo avuto qui a Verona, conosciamo e rispettiamo assolutamente il suo valore. Sono stato agente per trent’anni, è una categoria che alle volte inventa delle cose che, arrivate sulle scrivanie dei club, risultano per l’appunto fantasiose e non percorribili”.

Sono noti gli attriti interni al Chievo, dove Sergio Pellissier non ritiene ci siano le condizioni per continuare insieme. Com’è stato condurre un mercato con questo clima?

“Ho fatto il mio lavoro, sono il Responsabile Tecnico e come tale ho operato. Non mi sono dovuto confrontare con nessuno tranne che con l’allenatore per analizzare i profili ritenuti interessanti. Dovevo dar conto, in ciò che facevo, esclusivamente al presidente”.

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