Livorno, Diamanti: “La personalità la considero un pregio, mi aspettavo una chiamata di Spinelli. Su Breda…”
DIAMANTI LIVORNO BREDA – Dopo l’addio al Livorno, Alessandro Diamanti si è raccontato in un’intervista al quotidiano Il Tirreno. “Consiglio di cominciare parlando della salvezza, sono passati pochi mesi e si tende spesso a dimenticare le imprese: è bene che tutti se la tengano stretta al cuore. Dopo Cittadella sembrava finita, per il resto della Serie B il Livorno era retrocesso. Noi, invece, ci abbiamo creduto, […]
DIAMANTI LIVORNO BREDA – Dopo l’addio al Livorno, Alessandro Diamanti si è raccontato in un’intervista al quotidiano Il Tirreno.
“Consiglio di cominciare parlando della salvezza, sono passati pochi mesi e si tende spesso a dimenticare le imprese: è bene che tutti se la tengano stretta al cuore. Dopo Cittadella sembrava finita, per il resto della Serie B il Livorno era retrocesso. Noi, invece, ci abbiamo creduto, ci siamo stretti in un pugno e abbiamo dimostrato di essere uomini di carattere. Rispetto Breda nonostante le sue parole, non mi piace dividere: hanno scelto di non puntare su di me, ma i tifosi non devono scindersi in pro-me e pro-mister. Non ritengo un difetto l’essere accentratore, non voglio comandare ma assumermi responsabilità: il campo ha dato ragione a me e i compagni. Considero la personalità un pregio e non un difetto, ma non voglio scadere nella polemica. La chiamata non me l’aspettavo dal tecnico, ma da Spinelli: credevo il nostro rapporto andasse oltre il calcio, ma questo mondo è così. Mi tengo nel cuore la reazione della città, non me l’aspettavo: ho ricevuto tantissimi messaggi e chiamate, pensavo di essere apprezzato come calciatore e hanno invece dimostrato di stimarmi come uomo. Coi veterani dello spogliatoio avevamo creato uno spirito vincente, anche coi giovani ho sempre avuto un bel rapporto: sembro burbero, ma poi i ragazzi capiscono che parlo nel loro interesse. Perché dovrei avere del veleno verso Livorno? In questa piazza sono esploso calcisticamente e ho raggiunto traguardi importantissimi, resterò il primo tifoso. Diverse squadre mi hanno cercato, ma ho deciso di provare l’Australia e fare una scelta di vita per me e la mia famiglia. In città ci tornerò e magari anche allo stadio e non escludo che un giorno le nostre strade potranno nuovamente collimare.”