DIAMO I VOTI – Salernitana, 6: tante idee, addii pesanti e nessun botto
Dopo la salvezza tranquilla della scorsa stagione, in casa granata c’è stato un ridimensionamento tecnico ed economico. Il duo Lotito-Mezzaroma in chiave mercato non ha cercato quel qualcosa in più, ma ha puntato a sostituire gli addii, allestendo una rosa da metà classifica. Il tecnico Alberto Bollini ha avuto le redini della squadra fin dalla […]
Dopo la salvezza tranquilla della scorsa stagione, in casa granata c’è stato un ridimensionamento tecnico ed economico. Il duo Lotito-Mezzaroma in chiave mercato non ha cercato quel qualcosa in più, ma ha puntato a sostituire gli addii, allestendo una rosa da metà classifica. Il tecnico Alberto Bollini ha avuto le redini della squadra fin dalla prima giornata, non da subentrante come l’anno scorso, e questo è un aspetto positivo.
Partendo dai pali, è andato via in prestito Terraciano, non è stato confermato Gomis. Boris Radunovic, in prestito dall’Atalanta, avrà i galloni da titolare, classe ’96 e profilo davvero interessante; dietro di lui ci sarà un altro giovane, il lituano Adamonis.
In difesa hanno salutato Luiz Felipe, tornato alla Lazio e Bittante, via per fine prestito. Bernardini e Mantovani erano con le valigie in mano, ma sono rimasti; confermati Tuia, Schiavi, Vitale e Perico. Come rinforzi sono arrivati il terzino destro Pucino e il classe ’96 Asmah, anche lui via Atalanta.
A centrocampo pesano gli addii di Busellato e Ronaldo, probabilmente non degnamente sostituiti, via anche Laverone. Tra i confermati ci sono Minala, Odjer, Della Rocca e il veterano Zito. Quattro i volti nuovi: lo svincolato Rizzo, Ricci dalla Roma, reduce dal positivo prestito a Perugia, la scommessa marocchina Kiyine e Signorelli.
Gran rivoluzione nel reparto offensivo. Sono andate via due colonne portanti come Massimo Coda che, in virtù del suo ingaggio pesante, ha svestito la casacca granata per salire in Serie A, e Riccardo Improta, trasferitosi al Bari; Donnarumma in rotta con società ed allenatore ha scelto Empoli, scaricato anche Joao Silva. È rimasto solo capitan Rosina. Insieme a lui, per reggere il peso dell’attacco, la società ha scommesso su Riccardo Bocalon, tanti gol lo scorso anno con l’Alessandria in Lega Pro ed alla prima vera esperienza in serie cadetta, ha cominciato bene con la doppietta alla Ternana. Di Roberto e Rodriguez portano esperienza, per gli esterni è stato riscattato Sprocati e sono arrivati lo svincolato classe ’94 Cicerelli, Gatto e Orlando, quest’ultimo giovane di belle speranze protagonista col Vicenza lo scorso anno, giocatore tutto da scoprire; sconosciuti il portoghese Alex e il giovanissimo Kadi, arrivato addirittura dalla Serie D.
Insomma monte ingaggi ridimensionato, tanti giovani prestiti e nessun colpo ad effetto per una squadra che sembra destinata ad un’altra salvezza senza patemi. Con un pizzico di continuità e convinzione in più, lo scorso anno, la Salernitana sarebbe potuta entrare in griglia play off; quest’anno per provarci dovranno esserci allenatore e veterani pronti a trascinare il gruppo per agganciare un obiettivo importante, che resta per questo molto complicato.