Emergenza Corona Virus, Nobili (ItaliaViva): “Proveremo a bloccare l’iniziativa di Spadafora. La maggioranza non vuole fermare il calcio”
EMERGENZA CORONA VIRUS NOBILI – Nella giornata di ieri era stato tra i primi ad annunciare che l’esecutivo stesse lavorando ad un decreto destinato a bloccare definitivamente la ripresa dei campionati di calcio, facendo scattare l’allarme in tutti i tifosi ed addetti ai lavori del mondo del pallone. Ci riferiamo a Luciano Nobili, deputato ed esponente […]
EMERGENZA CORONA VIRUS NOBILI – Nella giornata di ieri era stato tra i primi ad annunciare che l’esecutivo stesse lavorando ad un decreto destinato a bloccare definitivamente la ripresa dei campionati di calcio, facendo scattare l’allarme in tutti i tifosi ed addetti ai lavori del mondo del pallone. Ci riferiamo a Luciano Nobili, deputato ed esponente del partito ItaliaViva, il quale è tornato a parlare con forza a seguito delle dichiarazioni arrivate in serata da parte del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, apparentemente poco propenso a consentire la ripresa delle manifestazioni sportive nel breve periodo. Queste le parole di Nobili a TMW:
“Stimo molto Spadafora, è una persona in gamba. Ma che un Ministro dello Sport dica non se ne parla proprio di far ripartire il calcio mi sembra surreale. A Spadafora rivolgo appelli pubblici da una settimana con grande gentilezza chiedendogli di ragionare insieme senza prendere decisioni poco condivise”.
“Il mio post di ieri ha creato allarmismo? Si, perché mi è stato riferito da più parti che sarebbe allo studio lo stop del calcio. E sarebbe un errore. Ho invitato a procedere con ragionevolezza. E di sera Spadafora ha risposto: ‘non se ne parla proprio’. Nessuno vuole riportare la gente allo stadio. Ma semplicemente come sta avvenendo in Germania e come avverrà in Inghilterra, sarebbe opportuno ripartire, almeno creare le basi e stabilire una data. Poi è ovvio che ci debba essere la dovuta sicurezza. Quindi tamponi ai calciatori e porte chiuse. Se poi alla data prevista ci si rende conto che c’è una seconda ondata di contagi, allora, si blocca tutto. Ieri sera ho chiesto a Spadafora in base a quale confronto con la maggioranza abbia preso questa decisione. Vogliamo che sia garantita la ripartenza del Paese, anche quella del calcio che finanzia metà dello sport italiano. Il calcio è un pezzo di industria del nostro Paese. E mi risulta che altre forze della maggioranza la pensino come noi. Un Ministro dovrebbe parlare almeno con la propria maggioranza, altrimenti siamo nella logica dell’uomo solo al comando”.
“Proveremo a bloccare la sua iniziativa. Se siamo ricorsi all’uscita pubblica è perché vogliamo che questa cosa sia risolta. Non credo che Spadafora voglia bracci di ferro che farebbero male alla politica e allo sport. Sia chiaro: può decidere da solo, ma poi dovrebbe anche risponderne. Le conseguenze sarebbero anche politiche. Da quello che mi risulta non siamo gli unici a non volere lo stop del campionato. Italia Viva come ha detto anche Matteo Renzi è per non fermare il calcio. E da ciò che mi risulta questa è la posizione di gran parte della maggioranza al di là dei partiti politici”.
“Spadafora conosce la politica, l’esperienza non gli manca. Però dispiace che stia conducendo una crociata contro un mondo che dovrebbe governare. È una scelta che non capisco. Il calcio muove tantissimi italiani sia economicamente che per quanto riguarda la passione. E poi quanto sarebbe bello dopo questa tragedia che abbiamo vissuto poter rivedere una partita di calcio in tv?. Questa settimana è decisiva. Si dovrebbe sciogliere questo modo. Se non ci fossero le condizioni saremmo i primi a non volere la ripresa, ma oggi bisogna programmare piuttosto che vietare senza pensare ad una ripresa”.