ESCLUSIVA PSB – Ghirelli: “Cambio numero retrocesse? Non faccio polemica perché si discute del nulla. Sulla riforma…”
ESCLUSIVA PRESIDENTE GHIRELLI – Il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni del cambio del numero delle retrocesse che l’ultima Assemblea di Lega B ha portato a 3 e non 4 dal 2021/2022. Ecco di seguito l’intervista completa. L’Assemblea di Lega B ha deliberato per un cambio del numero […]
ESCLUSIVA PRESIDENTE GHIRELLI – Il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni del cambio del numero delle retrocesse che l’ultima Assemblea di Lega B ha portato a 3 e non 4 dal 2021/2022. Ecco di seguito l’intervista completa.
L’Assemblea di Lega B ha deliberato per un cambio del numero delle retrocesse in un, si legge, “Una più ampia e sistemica riforma dei campionati”: qual è il suo pensiero?
“Per fare la riforma dei campionati italiani bisogna sedersi ad un tavolo, dare la disponibilità come fatto da noi nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo di dare mandato al Presidente Gravina, in modo tale che prevalgano gli interessi generali sugli interessi di parte. Questo è stato il problema avuto nel corso degli ultimi anni: non si è mai fatta una riforma dei campionati italiani negli ultimi 50 anni esclusa l’autoriforma del 2011/2012 entrata in vigore nel 13/14 della Lega Pro che passò da 90 a 60 squadre pagando tutto all’interno mantenendo le stesse promozioni e le stesse retrocessioni. Se si fosse cambiato il numero, invece, bisognava discuterne con tutte le altre leghe; l’unica riforma fatta in questo Paese è stata l’autoriforma della Lega Pro che aveva un carattere illuministico.
Bisogna mettere intorno ad un tavolo i Presidenti, buttar via la chiave della stanza finché non si trova una soluzione basata su diversi punti: 1) Qual è la mission di ogni campionato? 2) Qual è la sostenibilità economica del progetto? 3) Quali sono le regole. Al termine di questo si può poi discutere del numero di promozioni e retrocessioni: questo è il percorso se si vuole fare la riforma. Non voglio fare nessuna polemica anche perché stiamo discutendo del nulla e polemiche non ne faccio. In Consiglio Federale non se n’è parlato ed il Presidente Gravina quando ci chiamerà per discutere noi siamo pronti ed abbiamo idee molto chiare. Il Presidente federale ha il nostro pieno sostegno e metteremo da parte i nostri interessi”.
La Lega B pare, come si legge dal comunicato, aver giocato d’anticipo in ottica della riforma succitata: cosa ne pensa?
“Non entro nel merito di una Lega in un periodo particolare in cui ci sono anche le elezioni. Fino a quando abbiamo pagato pegno per un’azione del Commissario allora della FIGC la Serie B voleva il campionato a 18 e furono bloccati i ripescaggi; adesso si parla di 20 e fino all’altro ieri 21. Bisogna mettersi d’accordo e ragionare: quando ci sarà un tema concreto allora si aprirà un tavolo di lavoro in cui ognuna delle parti porterà le proprie idee. Abbiamo dato mandato a Gravina facendo prevalere gli interessi generali e così si fa la riforma. Una cosa è certa: ogni riforma pretende l’approvazione della Lega che ha riflessi sul suo campionato e questo è inevitabile. Proprio per superare questo problema abbiamo dato mandato a Gravina. Siamo la Lega più interessata alla riforma perché vogliamo capire se sono interessati a farci diventare la Lega di riferimento per la crescita dei giovani e per il territorio. Si ragionerà poi sulla sostenibilità economica, ragionare sulla formazione di formatori e di tutte le altre dinamiche. Solo dopo tutto questo si valuterà il numero di promozioni, retrocessioni senza mettere il carro dinanzi ai buoi”.