ESCLUSIVA PSB – Amoruso: “Bari, che maturità! Foggia tutt’altro che ridimensionato. Su Galano…”
Un derby attesissimo in una cornice da sogno: questo doveva essere e questo è stato Bari-Foggia che, grazie al gol del foggiano Galano allo scadere, ha lanciato i Galletti in vetta in una partita in cui, comunque, i Satanelli non hanno demeritato. Per commentare il derby e gli eventuali strascichi su entrambe le compagini, la […]
Un derby attesissimo in una cornice da sogno: questo doveva essere e questo è stato Bari-Foggia che, grazie al gol del foggiano Galano allo scadere, ha lanciato i Galletti in vetta in una partita in cui, comunque, i Satanelli non hanno demeritato. Per commentare il derby e gli eventuali strascichi su entrambe le compagini, la redazione di pianetaserieb.it ha contattato in esclusiva l’ex Bari e Rangers, Lorenzo Amoruso.
Derby vinto e vetta: come ritroveremo il Bari dopo questa partita?
“Questa partita avrà sul Bari sicuramente delle ripercussioni positive: è vero che non si è giocato una gran bella partita ma comunque la squadra di Grosso ha dimostrato di non perdere la testa come è accaduto qualche volta fuori casa e col Venezia, nonostante la tensione di dover inseguire e di dover vincere per ritornare in vetta. Ciò ha permesso al Bari di far capire agli avversari che tipo di squadra è: in questa partita è stata mostrata ampia maturità e ciò sarà un bene da qui in poi. Aver vinto non giocando bene, soprattutto in un derby complicato, fa acquistare molta più sicurezza, spregiudicatezza e quel pizzico di spavalderia che deve servire in un campionato lungo e complicato”.
E il Foggia?
“Il Foggia ha altalenato molto le prestazioni sempre però mantenendo il credo calcistico di Stroppa. Credo che al momento stia pagando molto il salto di categoria: non me ne voglia nessuno in Serie C ma la differenza con la Serie B si sente. Quest’anno, inoltre, in cadetteria più di una squadra può vincere il campionato e ciò rendo il tutto più competitivo. Il Foggia non esce ridimensionato, anzi: viene fuori consapevole di esser andato a Bari, dove quasi nessuno ha portato via punti, e di aver giocato una buona partita. Nel derby di ieri la partita è stata a lunghi tratti noiosa ed è particolare se pensiamo ai due credi offensivi dei due tecnici”.
Galano è il protagonista assoluto del Bari: la sua evoluzione, rispetto ai primi anni ed alla prima avventura barese, è dovuta ad uno step in avanti tecnico o mentale?
“Nel calcio i giocatori superano determinati step chi prima e chi dopo: Galano ha sempre avuto una grande tecnica ma, come molti calciatori con quelle determinate caratteristiche, peccava di continuità. Adesso la continuità c’è e non solo per i gol a raffica, la sua evoluzione è nelle certezze che sta dando all’allenatore ed ai compagni di squadra: quando i tuoi compagni capiscono che ti assumi determinate responsabilità e riesci a trasformare quasi tutto in positivo la fiducia degli altri cresce. Ora Galano riesce a fare un po’ di tutto e parlo soprattutto delle giocate di prima: qualche anno fa il suo problema principale era quello di avere troppo il pallone tra i piedi che, spesso e volentieri, causava danni alla squadra una volta perso. Anche lo scorso anno si è vista questa crescita e credo che sia legato al fatto che Galano si sia riscattato dopo essere stato “allontanato” da Bari: mentalmente si è liberato e questa è stata una svolta”.