ESCLUSIVA PSB – Belloni (agente Calvano): “Dispiace per la situazione che si è venuta a creare. Non porta del bene a nessuno”
BELLONI ESCLUSIVA PSB – In esclusiva per PSB ecco le parole di Carlo Alberto Belloni, agente di Simone Calvano, che ha voluto dire la sua sulla situazione venutasi a creare in casa Padova nel post partita contro il Palermo nel quale furono coinvolti, oltre all’ex Hellas, anche Morganella e Broh poi messi fuori rosa fino […]
BELLONI ESCLUSIVA PSB –
In esclusiva per PSB ecco le parole di Carlo Alberto Belloni, agente di Simone Calvano, che ha voluto dire la sua sulla situazione venutasi a creare in casa Padova nel post partita contro il Palermo nel quale furono coinvolti, oltre all’ex Hellas, anche Morganella e Broh poi messi fuori rosa fino al termine della stagione dalla società veneta.
Sig.Belloni, la dirigenza ha definito il comportamento dei tre giocatori coinvolti come “molto grave”. Sarebbe interessante ed utile avere un quadro chiaro della situazione. Qual è la sua opinione riguardo al comportamento del ragazzo ed alla relativa sanzione?
“Personalmente non ho ancora avuto modo di parlare con la società. La situazione di classifica che stanno vivendo a Padova non è delle più semplici perché il rischio retrocessione è abbastanza concreto e l’umore non può che essere sotto i tacchi, comprensibilmente. La realtà dei fatti è che a seguito della partita giocata contro il Palermo al Barbera Calvano, Morganella e Broh si sono intrattenuti con alcuni tifosi rosanero all’esterno dell’hotel, vicino ad alcuni tavolini posizionati a pochi metri di distanza dallo stesso: Morganella ha giocato anni a Palermo ed i tre sono rimasti a parlare con i supporters siciliani fino a tarda notte con addosso la tuta del Padova. Niente di più, niente di meno. Hanno incontrato il Presidente che era già sveglio perché stava per andare a prendere l’aereo, il quale li ha visti e da lì si è creato questo casino.”
Secondo lei, la società avrebbe dovuto agire diversamente? Come ha preso la notizia il ragazzo?
“La società è libera di fare quello che ritiene opportuno. Ho già detto nei giorni scorsi che esistono delle regole in ogni contesto, sportivo o meno che sia e, soprattutto, esistono delle sanzioni qualora le regole non vengano rispettate. I ragazzi sanno di avere sbagliato. perché non hanno rispettato gli orari. Allo stesso tempo però la riunione mattutina era in programma alle 11:30 e loro erano tranquillamente pronti a prendervi parte. Ho parlato con Simone e gli ho detto che ha sbagliato. È arrivato a Padova, giocando 13 partite e dimostrando sempre grande grinta e determinazione nel voler contribuire a salvare la squadra. È chiaro che ora le partite i biancoscudati non le vincono e questa situazione non fa per niente bene né a noi né al gruppo.”
Questo provvedimento inciderà quasi sicuramente sulla fine dell’avventura del ragazzo in quel di Padova. Attualmente è in prestito dall’Hellas. Che prospettive ha sul futuro del suo assistito? Comincia già a muoversi qualcosa?
“Il Padova lo avrebbe riscattato in caso di salvezza. Probabilmente ciò non si verificherà e come hai detto tu tornerà a Verona al termine della stagione, con il quale ha ancora due anni di contratto. Vedremo poi gli scaligeri che tipo di progetto avranno e quali considerazioni faranno su Simone. Avevamo inizialmente firmato un rinnovo di contratto con i gialloblu perché l’obiettivo era quello di vincere il campionato da protagonista e ritornare nella massima serie. Purtroppo Grosso ha fatto delle scelte diverse durante la stagione per quanto riguarda il centrocampo che hanno penalizzato il ragazzo, che ha giocato solo due partite sotto la sua gestione. In A aveva fatto un’ ottima annata e ci saremmo aspettati un minutaggio maggiore, ma così non è stato. Sono dinamiche che fanno parte del calcio e vanno accettate.”
Proprio a tal proposito, cosa ha significato per lui l’esperienza all’Hellas? Per quale motivo pensa che non sia riuscito ad essere protagonista anche in Serie cadetta con i gialloblu ?
“L’esperienza al Verona di Calvano parte diversi anni fa. È un tesserato scaligero se non erro dal 2012. Era stato preso molto giovane e poco maturo, perché forse non era ancora del tutto pronto per ritrovarsi in un contesto da prima squadra così acerbo. Cosa normale per un ragazzo talmente giovane. Qualche infortunio e diversi errori dal punto di vista caratteriale lo hanno penalizzato nel corso degli ultimi anni, ma è stato bravissimo a guadagnarsi palcoscenici importanti lavorando duro e facendo molti sacrifici che lo hanno ripagato in toto. Ha giocato in C mettendosi sempre a disposizione e dovendo superare addirittura dei provini per guadagnarsi il tesseramento. Non gli ha mai regalato niente nessuno. Vederlo fuori rosa per una sciocchezza del genere fa davvero male. L’idea iniziale dell’Hellas era quella di rivoluzionare la squadra partendo da Calvano come capitano. Poi purtroppo spesso nel calcio cambiano le strategie e gli interpreti e tutto ciò non si verificò, perché decisero di puntare su altri profili con caratteristiche diverse dalle sue. Concludo dicendo che, fosse per me, il calciatore giocherebbe ovunque. Non perché lo seguo io, ma è una mezz’ala con fame, qualità e grande grinta che ti fa fare il salto di qualità.”
Qualche altro suo assistito in orbita B? Si parlava di un presunto interesse di qualche squadra di B per Piscopo, conferma? Su Di Gregorio, invece?
“Si, confermo. Bisognerà vedere come si concluderà la stagione del Renate, che nel prossimo turno si gioca tutto contro il Rimini in chiave salvezza. È un 98′ che al secondo anno di C ha trovato tanto spazio risultando inoltre decisivo con goal ed assist. Ci sono state diverse chiacchierate con diverse società di B anche perché è un under. Valuteremo a fine stagione. Di Gregorio già lo scorso anno era finito ad Avellino, ma poi con il caos che è successo in Irpinia è saltato tutto. Il prossimo anno sarà sicuramente in cadetteria.”