8 Maggio 2019

ESCLUSIVA PSB – Benussi: “Palermo e Lecce meritano la Serie A, Verona deludente. Spero nella salvezza del Venezia”

BENUSSI PALERMO LECCE PSB – A pochi giorni dall’ultimo capitolo dello scontro tra Palermo e Lecce per la promozione diretta in Serie A, abbiamo intervistato in esclusiva un grande conoscitore delle due piazze, l’ex portiere Francesco Benussi. Ritiratosi nel 2017, ad un età “giovanile” per un estremo difensore, Benussi ha difeso i pali di diverse […]

BENUSSI PALERMO LECCE PSB – A pochi giorni dall’ultimo capitolo dello scontro tra Palermo e Lecce per la promozione diretta in Serie A, abbiamo intervistato in esclusiva un grande conoscitore delle due piazze, l’ex portiere Francesco Benussi. Ritiratosi nel 2017, ad un età “giovanile” per un estremo difensore, Benussi ha difeso i pali di diverse squadre italiane, tra cui Palermo, dove ha vissuto l’epopea europea, Lecce, Carpi, Livorno, Venezia e Verona. Sono stati trattati i temi più caldi relativi al campionato cadetto, scopriamo il suo punto di vista.

Ciao Francesco, focalizziamoci subito sulla lotta per la promozione diretta in Serie A, quest’anno contesa da due delle squadre più importanti della tua carriera, Palermo e Lecce. Nell’ultima giornata affronteranno, rispettivamente, Cittadella e Spezia, intenzionate a difendere il proprio piazzamento play-off. Secondo il tuo parere, chi riuscirà a prevalere dal dualismo?

“Posso dire che questo è davvero un campionato bello ed emozionante perché tutto è ancora in gioco fino all’ultima giornata. Il confronto Palermo-Lecce è un po’ indecifrabile. I salentini hanno compiuto una cavalcata fuori programma, annichilendo ogni aspettativa di inizio stagione. Per quanto riguarda i rosanero, penso che abbiano la rosa più forte del campionato. Considerando il punto di vantaggio dei giallorossi, è inevitabile dire che abbiano maggiori possibilità di ottenere la Serie A diretta. Tuttavia, mi aspetto delle partite difficili e avvincenti, dove il fattore campo farà sicuramente la differenza. A livello personale, non saprei proprio chi tifare. Inoltre, sono legato da un rapporto di stima e affetto con entrambi gli allenatori. E’ proprio il caso di dire: che vinca il migliore!”.

 

Soffermandoci sul Palermo, come giudica la situazione societaria/giudiziaria scaturita dal deferimento? Paradossalmente, la squadra potrebbe ritrovarsi nel giro di pochi giorni dal festeggiare un’ipotetica Serie A all’incubo Serie C, seguendo le richieste della Procura Federale. Quanto incidono queste situazioni sulla testa di un calciatore?

“In questa situazione, penso che l’ambiente debba dimostrare la propria bravura, compattandosi ancora di più. Anche l’allenatore Delio Rossi dovrà essere bravo, guidando i propri ragazzi alla scissione tra campo ed extra-campo. A prescindere da tutto, penso che la squadra abbia le qualità per poter raggiungere la Serie A sul campo. Indirettamente, il discorso coinvolge anche il Lecce: non può fare strani pensieri o calcoli, ma deve pensare esclusivamente alla propria partita. Questi momenti incidono tanto sulla testa di un calciatore, ma conoscendo sia Delio Rossi che Fabio Liverani, posso affermare che si trovano nel posto giusto al momento giusto. Sono adatti a gestire questo tipo di situazioni”.

 

Il Lecce ha spezzato l’incantesimo di tante finali perse nei play-off di Serie C e adesso si trova ad un passo dalla Serie A, con la possibilità di sancire una storica doppia promozione. La squadra ha disputato un campionato di spessore a dispetto delle aspettative iniziali. Te lo aspettavi? Anche se a Padova hanno prevalso le vertigini d’alta classifica, miste alla pressione di diventare “grande”…

“Se devo essere sincero, no, non me lo aspettavo. La squadra non era tra le favorite, ma si è conquistata questo ruolo con prestazioni sontuose, mettendo in mostra un’ottima mentalità. In generale, il gruppo ha preso consapevolezza dei propri mezzi, facendo emergere una continuità importante. Per quanto riguarda la pressione, sicuramente influisce, ma la squadra ha già provato questa sensazione a Padova, dove è emerso un misto tra voglia di vincere e superficialità. Tuttavia, il Padova, seppur spacciato, ha onorato il campionato. E’ questo il bello del calcio”.

 

Sia al “Barbera” che al “Via del Mare” si prospetta una bolgia di tifosi, intenzionati a spingere le proprie squadre verso la Serie A. Parlaci dei tuoi ricordi più cari in queste piazze. 

“Senza dubbio, ho dei ricordi bellissimi in entrambe le piazze. A Lecce ho vissuto la mia prima parte di carriera e ricordo quando vincemmo per due volte il campionato di Serie B, di cui una volta andando ai play-off dopo aver collezionato 83 punti in classifica. Per quanto riguarda i rosanero, posso affermare di aver giocato nel Palermo più forte della storia. Ho avuto l’opportunità di giocare in Europa League, lottare per la Champions League, senza poi dimenticare la storica finale di Coppa Italia. Inoltre, ho conosciuto campioni e talenti di spessore. Quello che ricordo con più piacere è Fabrizio Miccoli, il calciatore più forte con cui ho giocato durante la mia carriera”.

 

L’Hellas Verona dispone di una delle rose più forti del campionato, il solito mix per fare bene in Serie B, giovani e calciatori navigati. Adesso, rischia l’esclusione dai play-off, nonostante fosse stabilmente in posizioni di alta classifica fino a qualche mese fa. Riesci a dare delle spiegazioni a questo campionato “anomalo” degli scaligeri? 

“Penso che il Verona sia la più grande delusione di questo campionato. L’organico è sicuramente importante, a parte il tandem offensivo di lusso Di Carmine-Pazzini. Sicuramente ci si aspettava di più, ma la squadra ha accusato delle difficoltà a livello mentale nell’ultimo periodo. Per giocare in questa piazza ci vuole grande personalità e soprattutto un ambiente che ti sostiene, componenti che si sono perse nell’arco della stagione. Mi dispiace molto perché la piazza merita. Adesso, sono attesi dall’ultima partita delicata contro il Foggia. Le responsabilità sono di tutti, a partire dai calciatori e dall’allenatore che scendono in campo fino alla società. Penso che tutti debbano farsi un esame di coscienza”.

 

Nella lotta per non retrocedere sono invischiate alcune squadre in cui ha militato. Partendo dal Carpi, squadra che ha compiuto un autentico viaggio di andata e ritorno tra Serie A e Serie C. Venezia e Livorno sono ancora in gioco. I lagunari attraversano una crisi di risultati e si ritrovano nel limbo della retrocessione. I toscani, invece, sembrano in ottima forma e nell’ultima giornata potrebbero scongiurare anche i play-out. Come finirà?

“Per quanto riguarda il Carpi, succede: una società piccola con una mentalità provinciale e che ha accusato difficoltà a rimanere tra le grandi. L’anno scorso ha rischiato di andare ai play-off, mentre quest’anno ci sono stati dei problemi come dimostra il cambio di allenatore. Peccato perché nell’ultimo periodo si erano ripresi.  Il Livorno è avanti e può continuare la propria serie positiva, anche se non sarà facile a Padova. Il Foggia andrà a Verona per conquistare i tre punti. Tuttavia, da veneziano e tifoso del Venezia spero che la squadra possa conquistare la vittoria, dopo vedremo cosa succederà”.

Portieri in Serie B, preferenze?

“Vorrei sottolineare le prestazioni di Vigorito del Lecce, uno dei migliori di questa stagione. Mi piace molto anche Brignoli. Gioca un po’ fuori dalla porta perché rappresenta il portiere del futuro, moderno. E’ un piacere vederlo giocare, anche se con il suo stile di gioco qualcosa la concedi sempre, come accaduto contro Brescia e Livorno. Giocando alto, però, garantisce un grande aiuto alla propria squadra”.

 

RIPRODUZIONE CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE