ESCLUSIVA PSB – Bernini (Il Tirreno): “Livorno, manca la lucidità nel gestire il risultato. Contro il Pisa occasione perfetta per svoltare. Su Breda…”
ESCLUSIVA PSB – Un inizio di campionato oggettivamente deludente quello del Livorno, al momento fanalino di coda del torneo cadetto e chiamato a reagire già dal sentitissimo derby contro il Pisa, in programma domani alle 18 al “Picchi”. Del momento della compagine labronica e della marcia di avvicinamento alla sfida contro i nerazzurri ne abbiamo parlato […]
ESCLUSIVA PSB – Un inizio di campionato oggettivamente deludente quello del Livorno, al momento fanalino di coda del torneo cadetto e chiamato a reagire già dal sentitissimo derby contro il Pisa, in programma domani alle 18 al “Picchi”. Del momento della compagine labronica e della marcia di avvicinamento alla sfida contro i nerazzurri ne abbiamo parlato con Alessandro Bernini, giornalista de “Il Tirreno”.
Un avvio di stagione fin qui molto complicato per il Livorno, ulteriormente incrementato dal KO di Frosinone. I numeri dicono 4 punti in otto gare e soprattutto tanti punti persi in extremis: a parte l’evidente sterilità del reparto offensivo, cosa crede non stia funzionando tra le fila della compagine labronica?
“Credo che in questo momento ci siano una serie di componenti che stiano girando male. Indubbiamente, come ricordavi tu, c’è una difficoltà di gestione degli ultimi minuti: se considerassimo la classifica guardando solo ai primi tempi, il Livorno sarebbe addirittura in piena zona playoff. Bisogna capire se tutto ciò sia dovuto ad una carenza di condizione fisica oppure ad una mancanza di lucidità e personalità nel riuscire a gestire il risultato. Il nocciolo della questione credo sia proprio questo, perchè sul piano del gioco, a mio avviso, gli amaranto in questa stagione non sono mai stati messi sotto da nessuno, eccetto forse nel secondo tempo di Frosinone.”
Domani è in programma il sentitissimo derby contro il Pisa, forse l’occasione migliore per consentire al Livorno di rialzare il morale in caso di successo. Che tipo di partita si aspetta di vedere al “Picchi” ed in che modo la squadra amaranto potrà mettere in difficoltà la solida ed organizzata compagine nerazzurra?
“Sono pienamente d’accordo quando dici che quella di domani rappresenti la partita perfetta per un drastico cambio di rotta: è un Livorno in netta difficoltà e quale miglior occasione potrebbe esserci se non quella di vincere un derby per riportare il giusto ottimismo nell’ambiente amaranto… Il calendario dà una grossa mano ai labronici sotto questo punto di vista, ma è chiaro che al contempo la sfida sia anche un vero e proprio spartiacque un pò per tutti, soprattutto per mister Breda. Per quanto concerne il campo, credo che il Livorno debba giocarsela in particolare sotto il profilo del carattere: tecnicamente i padroni di casa, secondo me, non hanno nulla in meno del Pisa, anzi. Al contempo il Pisa però in questo scorcio di campionato ha dimostrato di avere molto di più dei cugini dal punto di vista della cattiveria e delle determinazione. Gli amaranto, sotto questo profilo, dovranno quantomeno pareggiare, se non superare, la grinta dei ragazzi di D’Angelo. Se dovesse riuscire in questo, poi è chiaro che verrebbe fuori anche la qualità e, di conseguenza, il successo non sarebbe utopia.”
La dirigenza, per tenere alta la concentrazione in vista della sfida di domani, ha dichiarato che non vuole al momento parlare di un eventuale esonero di Breda. Dichiarazioni di circostanza a parte, la sensazione è però quella che per il tecnico trevigiano, il derby, rappresenti l’ultima spiaggia, concorda?
“Questo tipo di dichiarazioni sono la traduzione che la posizione di Breda sia appesa ad un filo, com’è naturale che sia dopo una serie di risultati negativi del genere. Una sconfitta nel derby, per come la vedo io, sarebbe un colpo troppo pesante da digerire per la dirigenza amaranto, la quale difficilmente avrebbe intenzione di proseguire sotto l’ala del tecnico veneto a seguito di un altro passo falso. La situazione diventerebbe insostenibile, come per qualunque allenatore nella sua posizione, anzi: conoscendo Spinelli, credo che il patron abbia dato a Breda delle chanches sicuramente maggiori di quante non ne avesse date in passato ai suoi predecessori, a testimonianza dell’immensa stima e fiducia che la società ripone in questo allenatore autore, non dimentichiamocelo, di una stagione super lo scorso anno. Per concludere, ipotizzerei che in caso di vittoria nel derby si proseguirà con Breda, in caso di pareggio si andrà avanti quantomeno fino all’impegno di martedì con il Cittadella mentre in caso di KO le strade con il mister si divideranno.”
Il percorso attuale dei toscani, appare molto simile a quello della passata stagione visto soprattutto l’andamento negativo posto in essere dal club. Quali sono le affinità e le differenze rispetto ad un anno fa? Che sensazioni filtrano nell’ambiente circa l’obiettivo salvezza?
“La cosa in comune principale la denoto senz’altro da questo inizio con il freno a mano tirato e dallo scarso bottino di punti in classifica raccolto. Per quanto riguarda le differenze, invece, ne evidenzio parecchie rispetto alla stagione 18/19. Lo scorso anno mister Breda è stato molto bravo nel trovare la giusta quadratura tecnica e tattica basandosi soprattutto sulla forza dello spogliatoio e sulla spiccata personalità di alcuni membri che lo componevano: penso a Diamanti, Valiani, Mazzoni e Dainelli i quali sono stati un punto di riferimento nei momenti in cui vi era carenza non solo di risultati, ma anche di gioco. Quest’anno, invece, il gioco fin qui c’è stato e si è visto quasi sempre ma il timore è che, viceversa, manchino figure che nei momenti di flessione riescano a spronare e guidare il resto del gruppo.”
Mancherà per squalifica Marsura, una delle poche note liete di queste prime giornate e che ha stupito tutti gli appassionati del campionato cadetto. Che idea si è fatto del ragazzo seguendolo da vicino? Quanto peserà la sua assenza?
“Marsura è stata veramente una bella scoperta. Finì sotto la lente d’ingrandimento proprio nella sfida che giocò nella passata stagione qui a Livorno con la maglia del Carpi, ed impressionò in particolare non solo per la qualità tecnica ma anche per la grande potenza che mise sulla fascia in quella gara. A Livorno ha avuto delle difficoltà all’inizio poichè era stato impiegato in una posizione non coerente con le sue caratteristiche e, non avendo spazio e libertà di svariare, non aveva reso in maniera ottimale. Nel momento in cui è stato spostato più largo, invece, ha messo in fila una serie di prestazioni eccezionali. A mio avviso, deve fare ancora un salto di qualità dal punto di vista mentale ed il cartellino rosso rimediato nel finale della rocambolesca sfida persa contro il Chievo lo testimonia. Un giocatore della sua importanza non può permettersi atteggiamenti di quel tipo che contribuiscano a mettere in difficoltà i suoi compagni anche negli impegni successivi. Concludo dicendo che comunque il ragazzo ha fatto dei notevoli progressi sotto il punto di vista della consapevolezza: noto in lui una sempre maggiore sicurezza negli ultimi 15 metri, cosa che prima non vedevo. Inizialmente ho osservato un giocatore che abbinava alla grande forza fisica anche un’ottima qualità tecnica ma che si perdeva sempre un pò nel momento in cui arrivava in zona goal. Nelle ultime partite invece si accentra, calcia e non ha paura di provarci. E’ questa la qualità che fino ad ora era sempre mancata a Marsura ma che ora stiamo scoprendo.”