14 Febbraio 2018

ESCLUSIVA PSB – Bucaro: “La sconfitta di Empoli pesa sul Palermo, Foggia più sicuro dopo Salerno”

Palermitano di nascita, ma protagonista di una promozione in Serie A col Foggia di Zdenek Zeman, l’ex difensore centrale ed ora allenatore Giovanni Bucaro è il classico esempio di personaggio calcistico col cuore spaccato a metà. La redazione di Pianetaserieb.it l’ha raggiunto telefonicamente per parlare con lui proprio del match disputatosi lunedì sera tra i […]

Palermitano di nascita, ma protagonista di una promozione in Serie A col Foggia di Zdenek Zeman, l’ex difensore centrale ed ora allenatore Giovanni Bucaro è il classico esempio di personaggio calcistico col cuore spaccato a metà. La redazione di Pianetaserieb.it l’ha raggiunto telefonicamente per parlare con lui proprio del match disputatosi lunedì sera tra i rosanero e i Satanelli, terminato con la sorprendente vittoria della squadra di Stroppa.

 

Salve mister, ciò che più mi preme chiederle è se si aspettava un Foggia in grado di imporre il proprio gioco e fare risultato anche in casa del Palermo.

Sì, perché i padroni di casa non attraversano un ottimo momento, mentre i rossoneri arrivavano al match già galvanizzati. Dopo un primo tempo di studio, nella ripresa il Foggia ha disputato un gran calcio ed il fatto che la vittoria sia arrivata in rimonta certifica ancor di più la forza, anche mentale, del gruppo.

Come ha accennato lei, al “Barbera” non tira una bellissima aria. Come si spiega il periodo di flessione di una rosa che pare tuttora attrezzata per ottenere la A diretta?

Sicuramente la pesante sconfitta di Empoli è stata molto dura da digerire. Inoltre la Serie B è un campionato in cui l’equilibrio regna sovrano e le insidie, per tutti, sono dietro l’angolo. Anche le grandi squadre come il Palermo, se perdono un minimo di concentrazione e serenità, possono incappare in trappole, perché il campionato è ricco di club come il Foggia, in grado di sfruttare al meglio le incertezze altrui.

Per una squadra che cala, un’altra sembra ormai inarrestabile: a cosa ritiene che sia dovuta la metamorfosi del Foggia?

Credo che sia un discorso strettamente legato all’autostima. Anche nelle fasi più negative della stagione, Stroppa ha comunque mostrato di possedere un’idea di gioco ben precisa. Ciò che mancava era la continuità, ma la vittoria in trasferta contro la Salernitana ha segnato un cambio di marcia mentale che ha permesso ad ogni calciatore di migliorare il proprio rendimento. Individuo in quella partita la svolta della stagione.

Un’altra sliding door, per entrambe le compagini, è stata la sessione invernale di calciomercato. Secondo lei, quanto ha inciso sul rendimento e quanto ancora inciderà da qui alla fine?

Indubbiamente il Foggia si è molto rinforzato, andando a prendere calciatori che non hanno aumentato soltanto il tasso tecnico, ma anche quello dell’esperienza: ora l’organico è attrezzato per la cadetteria. Il Palermo, dal canto proprio, era già completo in ogni reparto. Nonostante ciò, hanno provato a prendere una prima punta di peso come Di Carmine o Calaiò, ma alla fine non ci sono riusciti. Penso, tuttavia, che il gruppo a disposizione di Tedino abbia le giuste caratteristiche per centrare l’obiettivo della promozione.

 

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