ESCLUSIVA PSB – Cavalli: “A Bari e Vicenza serve personalità per giocare. Su Cesena e Frosinone…”
Simone Cavalli, bomber girovago cresciuto nelle giovanili del Modena, ha disputato molti campionati di Serie B con buoni risultati in termini realizzativi. L’attaccante che ha giocato, tra le altre, con Bari, Frosinone, Cesena e Vicenza è stato contattato in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it ; ecco l’intervista completa in cui Cavalli si sofferma sulle squadre […]
Simone Cavalli, bomber girovago cresciuto nelle giovanili del Modena, ha disputato molti campionati di Serie B con buoni risultati in termini realizzativi. L’attaccante che ha giocato, tra le altre, con Bari, Frosinone, Cesena e Vicenza è stato contattato in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it ; ecco l’intervista completa in cui Cavalli si sofferma sulle squadre succitate:
Ti sei affermato in Serie B con la maglia del Cesena: cosa ne pensi del momento del club bianconero da un punto di vista economico in virtù delle cessioni illustri che la società sta effettuando per sopperire, anche, ai problemi finanziari?
“Cesena è un ambiente che conosco bene e conosco bene anche il presidente Lugaresi; è una società che ha sempre lavorato bene e con entusiasmo. Nonostante le cessioni una società gloriosa come il Cesena, che ha disputato molti campionati di Serie A, merita anche per il calore della piazza di poter disputare una Serie B dignitosa ed, a prescindere dal fatto se interverranno o meno ora sul mercato, spero che la piazza possa avere ciò”.
Altro giro altra piazza: cosa ne pensi delle difficoltà del Bari nel ritornare in Serie A anche alla luce dei campionati in cui, ai nastri di partenza, si presentava tra le favorite?
“Il Bari è una società organizzata e, per ciò che concerne questo campionato, la stagione è lunga e per me è una delle candidate per andare in Serie A coi playoff perché l’organico è tra i più forti. I campionati, però, sono particolari e soprattutto in quello di Serie B i fattori in gioco sono molti; il tempo per tornare in carreggiata c’è anche se per molti giocatori non è facile giocare a Bari in quanto è richiesta una personalità tale da poter reggere le pressioni della piazza che è molto esigente”.
Tra le tue tante avventure ce n’è stata una al Frosinone nel 2009; la presidenza Stirpe si mostrava già ambiziosa o, magari, la Serie A ha stravolto i progetti in meglio dei ciociari?
“Quando c’ero io la società, anche se non affermatissima, era una società in crescita e con entusiasmo. Si vedeva già allora che il Presidente Stirpe voleva fare le cose per bene; il Frosinone veniva comunque dalla “gavetta” della C2 prima di arrivare in Serie A. Una volta arrivati in massima serie, magari, si son resi conto dell’ulteriore crescita da avere dal punto di vista organizzativo e di immagine. Negli ultimi anni ha avuto una grandissima crescita nonostante il bacino d’utenza non enorme e la società ha dimostrato di voler fare bene e lo sta facendo”.
Chiosa sul Vicenza: che ricordo hai dei tifosi di una piazza che comunque, anche a fine anni ’90, disputava competizioni europee?
“Ho un bellissimo ricordo anche se l’anno e mezzo in cui sono stato al Vicenza è stato un po’ travagliato a causa della salvezza raggiunta all’ultimo che per una piazza importante e che si aspetta sempre tanto non è mai soddisfacente. Ultimamente stanno facendo fatica a trovare risultati ed in una piazza come Vicenza vale lo stesso discorso fatto per Bari: serve personalità per affermarsi”.