ESCLUSIVA PSB – Ferrari: “Piacenza, la forza di questa squadra è l’unione”
La lotta alla Serie B è aperta, ora come non mai. Nel Girone A di Serie C è tutto in bilico e alla fine mancano appena 180 minuti che chiuderanno la stagione regolare. Dopo un campionato al vertice, ecco che la Virtus Entella cade e viene spodestata dal Piacenza. Gli emiliani, sin dalle prime battute, […]
La lotta alla Serie B è aperta, ora come non mai. Nel Girone A di Serie C è tutto in bilico e alla fine mancano appena 180 minuti che chiuderanno la stagione regolare. Dopo un campionato al vertice, ecco che la Virtus Entella cade e viene spodestata dal Piacenza. Gli emiliani, sin dalle prime battute, hanno dimostrato due valori chiave: tenacia e solidità. A Gennaio, nel mercato di riparazione, una scelta coraggiosa: cambiare volto al proprio attacco e affidarsi alla fame di quel Franco Ferrari che tanto bene aveva fatto in terza serie nella stagione precedente. L’attaccante, in cerca di spazio dopo le poche presenze con la maglia del Brescia, accetta la proposta dei biancorossi ripagandoli con un bottino di dieci reti in appena sedici presenze. Contattato dalla nostra redazione, l’italo-argentino si è raccontato ai nostri microfoni.
16 partite e 10 reti con la maglia del Piacenza, di cui molte allo scadere o quasi. Sognava un impatto del genere?
“Non me l’aspettavo così bello com’è stato. Il gruppo mi ha accolto in maniera fantastica dalla prima partita, in cui ho peraltro segnato. Un avvio da sogno, speriamo di coronare la stagione nel migliore dei modi”.
Facciamo un passo indietro perché inizia la stagione al Brescia, dove però non trova molto spazio.
“Sono capitato nella squadra “sbagliata” perché mi sono trovato davanti i due giocatori più forti della Serie B, cioè Torregrossa e Alfredo Donnarumma. Non la vedo come una brutta esperienza, ho fatto delle cose belle che non avevo fatto prima”.
Adesso quel gruppo è in lotta per la promozione diretta in Serie A. In ritiro c’era l’impressione di poter fare davvero qualcosa di grande?
“Per come ho visto la squadra e i ragazzi sin da subito ho notato dei ragazzi forti e un gruppo pronto a fare grandi cose”.
Le cito dei giocatori: Tonali, Donnarumma e Torregrossa. Avendoli visti da vicino, ritiene che la Serie B gli stia stretta?
“Per me loro tre non sono da queste categorie, sono giocatori davvero forti. Tonali l’ho visto dal vivo ed è una cosa allucinante, non sembra avere la sua età. Un ragazzo con così tanta personalità in campo a 18 anni è dura da trovare, ha tutto per fare anche altre categorie”.
Tornando al Piacenza, per voi dopo la vittoria contro la Virtus Entella si sono aperte le porte del primo posto. Due punti di vantaggio sui liguri, così come due sono le partite al termine. Come vi sentite?
“Ci sentiamo abbastanza carichi, era una delle partite decisive. Mancano 180 minuti in cui può succedere di tutto, ma siamo consapevoli della forza del nostro gruppo. Vincendo contro la Virtus Entella abbiamo fatto un piccolo grande passo, adesso ci mancano queste due finali”.
Adesso resta da coronare il sogno…
“Uno dei punti di forza di questo gruppo è il ricordarsi della sconfitta a Chiavari contro la Virtus Entella, quando eravamo a meno sei e gli altri avevano tante partite da recuperare. Lì si è vista la cattiveria di questo gruppo che non ha mollato mai niente, alle volte vincendo anche allo scadere. La forza di questa squadra è l’unione”.
Anche il Brescia ha il “vizietto” di vincere alcune delle proprie partite nei minuti finali. Corini dice che è perché la sua squadra non molla mai, è così anche per quella di Franzini?
“Secondo me quando una squadra non molla mai è tutto possibile nel calcio: vincere al novantesimo conta quanto farlo nei primi due minuti della partita. Questa mentalità c’è in entrambe le squadre, quello che ha detto Corini è la cosa più giusta. Nel calcio puoi anche perdere, ma ci sono modi e modi per farlo e se lo fai dopo aver dato tutto è un’altra cosa. Se tu non molli niente fino al novantesimo le cose, se hai po’ di fortuna, accadono”.
FOTO: Profilo Instagram Franco Ferrari