14 Maggio 2017

ESCLUSIVA PSB – Fidelis Andria, Curcio: “Playoff, c’è rammarico. Sulla mia stagione…”

Alla fine purtroppo la stagione si è conclusa anzitempo. La Fidelis Andria, nonostante un campionato giocato costantemente su buoni livelli, non è riuscita ad accedere ai playoff per la promozione in Serie B. Di questo e diversi altre cose parliamo in esclusiva con Felipe Curcio, polivalente brasiliano classe ’93 dei pugliesi, tra le sorprese di […]

Alla fine purtroppo la stagione si è conclusa anzitempo. La Fidelis Andria, nonostante un campionato giocato costantemente su buoni livelli, non è riuscita ad accedere ai playoff per la promozione in Serie B. Di questo e diversi altre cose parliamo in esclusiva con Felipe Curcio, polivalente brasiliano classe ’93 dei pugliesi, tra le sorprese di questa stagione e che dalla scorsa sessione di mercato, quella invernale, è nel mirino di club di categoria superiore.

Alla luce di una salvezza conquistata agevolmente, possiamo dire che il mancato accesso ai playoff ha fatto sfumare il vostro reale obiettivo?

Posso dire che sì, l’obiettivo era la qualificazione ai playoff, perché sapevamo di essere una squadra da quinto-sesto posto. Eravamo consapevoli della nostra forza, ma nelle ultime giornate di campionato abbiamo perso diversi punti per tanti motivi”.

Cos’è mancato secondo te alla squadra in quest’ultima parte di stagione?

Sai, noi siamo una squadra che gioca con grinta, con garra, compattezza. Secondo me alla fine è mancato un po’ questo, e c’è inoltre da considerare che qualche giocatore ha dovuto patire infortuni nelle ultime partite che ha compromesso il rendimento di tutto lo scacchiere del mister”.

Focalizziamoci su Felipe Curcio: che stagione è stata per te?

Personalmente credo sia stata una stagione molto positiva. All’inizio non trovavo tanta continuità, ma poi sono sceso in campo regolarmente ed inoltre ho imparato a giocare in diversi ruoli. Mi sono sempre messo a disposizione del mister per cercare di capire ogni movimento ed ogni cosa che mi venisse chiesta. Credo di essermi riscoperto come un giocatore tuttofare, sono cresciuto tanto”.

Nel corso di questa stagione hai creato un bellissimo legame con la piazza, i tifosi ed il gruppo, che si è scoperto essere prima di amici e poi di colleghi. Vedendo il tuo percorso in Lega Pro, le sirene che già da ora non mancano e le dinamiche del calcio che tutti conosciamo, cosa ti lascerebbe Andria se alla fine le strade dovessero dividersi?

Cosa mi lascia ancora non posso dirlo però, come tu hai detto, se dovesse succedere posso dire che qui sono stato benissimo e porterei tanti ricordi positivi con me, perché quando gioco nello stadio della Fidelis mi sembra di essere a casa mia, in Brasile. La curva piena, i tifosi che ti incitano, tutto fantastico. Con i compagni mi sono trovato magnificamente, però sai che il calcio funziona così, ti porta a conoscere tante persone ed i compagni di squadra inevitabilmente cambiano. In sintesi, per chiudere, ti posso dire che in questa stagione ho trovato una piazza fantastica”.

Ti va di chiudere con una parola per il Foggia, società che ti ha portato in Italia qualche anno fa?

Gli faccio i complimenti, sono rimasto particolarmente legato a qualcuno dei Satanelli, come il capitano Agnelli che è una grande persona. La piazza ha ottenuto ciò che meritava, ovvero una categoria superiore, che mancava da troppo tempo”.

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