12 Aprile 2018

ESCLUSIVA PSB – Fidelis Andria, Tiritiello: “Ultimo mese fondamentale. Serie B? Dico Lecce, ma il calcio è strano”

Un percorso di crescita importante, che partita dopo partita continua a dare i suoi frutti. Quella di Andrea Tiritiello è una storia di sudore, fatica, e soddisfazioni guadagnate a suon di prestazioni. Dalle giovanili del Livorno, passando per l’esperienza in Serie D, fino ad arrivare alla stagione attuale, dove è assolutamente considerabile come uno dei […]

Un percorso di crescita importante, che partita dopo partita continua a dare i suoi frutti. Quella di Andrea Tiritiello è una storia di sudore, fatica, e soddisfazioni guadagnate a suon di prestazioni. Dalle giovanili del Livorno, passando per l’esperienza in Serie D, fino ad arrivare alla stagione attuale, dove è assolutamente considerabile come uno dei perni della Fidelis Andria, militante nel Girone C in Serie C. La nostra redazione ha contattato in esclusiva il difensore classe ’95, con il quale sono stati diversi i temi trattati.

Andrea, partiamo con un bilancio fino a questo momento della tua stagione. La sensazione dall’esterno è che tu abbia acquisito notevole consapevolezza dei tuoi mezzi, che ti porta ad essere un punto di riferimento in qualsiasi posizione tu venga schierato, dato che la duttilità è uno dei tuoi punti di forza.

“È stata una stagione partita in maniera regolare, senza eccellere. Ho poi avuto un problema muscolare, a seguito del quale il mio percorso è stato ricco di soddisfazioni, frutto del duro lavoro che mi ha permesso di arrivare ad ottimi risultati. Mi sono dato un obiettivo, continuerò a lavorare per raggiungerlo quanto prima. Non bisogna mai sentirsi appagati”.

Nonostante tu sia ancora molto giovane, hai dato prova di essere un difensore con il vizio del gol. Quanto alleni questa tua caratteristica?

“È una caratteristica che ho sempre avuto, sin dai tempi delle giovanili. Naturalmente è una dinamica di gioco che alleno, perché mi rendo conto che in certe partite, o in certi frangenti, può fare la differenza”.

Adesso spostiamoci sulla Fidelis Andria: la vostra stagione è stata lunga e complicata, ma in particolar modo nel 2018 avete dimostrato di essere una squadra che vende cara la pelle.

“Diciamo che è stato un percorso alla ricerca di una propria identità. Abbiamo vissuto dei momenti difficili, commesso errori, ma siamo riusciti a capire di dover crescere come persone e trovare il nostro equilibrio. Ritengo che ci stiamo riuscendo, ed avremo un bel banco di prova nell’ultimo mese”.

Adesso arriva la sfida contro il Trapani: puntate ad emulare la prestazione di Lecce?

“Non solo quella di Lecce, ma dell’ultimo mese, anzi forse anche qualcosa in più. Dobbiamo avere la consapevolezza che ci stiamo giocando tanto, e dare il massimo: questo dovrà essere il nostro punto di partenza”.

Ricorderai sicuramente con piacere la partita contro il Lecce poc’anzi citata. Prendendo spunto da ciò, vorrei chiudere chiedendoti una tua personale opinione: tra Lecce, Catania e Trapani, qual è la squadra che maggiormente ti ha impressionato?

“Abbiamo affrontato queste tre squadre in momenti differenti della stagione. Il Trapani all’andata mi fece un’impressione molto positiva, difatti finita la partita il pensiero comune era che fosse una squadra destinata a vincere il campionato. Parliamo comunque di compagini con 20 calciatori di enorme qualità. Visto quanto successo nell’ultima giornata, ritengo che il Lecce ora abbia tutto da perdere, dopo essersi complicato un po’ la vita. Credo comunque che i Salentini possano essere definiti come favoriti, ma il calcio è strano”.

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