2 Maggio 2017

ESCLUSIVA PSB – Foggia, Sarno: “Questa la mia seconda casa. Il mio futuro sarà con questa maglia”

Il piccolo fenomeno che ricordava Maradona è diventato un calciatore capace di dominare in Lega Pro e arrivare in Serie B, tagliando il traguardo delle 100 presenze con la maglia del Foggia. Vincenzo Sarno vive la terza promozione, dopo Lanciano e Virtus Entella, come la più importante della sua carriera: “Questa è la gioia calcistica […]

Il piccolo fenomeno che ricordava Maradona è diventato un calciatore capace di dominare in Lega Pro e arrivare in Serie B, tagliando il traguardo delle 100 presenze con la maglia del Foggia.

Vincenzo Sarno vive la terza promozione, dopo Lanciano e Virtus Entella, come la più importante della sua carriera: “Questa è la gioia calcistica più bella. Sono qui per il terzo anno consecutivo e questa per me è una seconda casa, rappresenta la mia rinascita. Mi trovo benissimo e nel mio futuro c’è solo la maglia rossonera. Dopo tre anni di sacrifici, la partita di Pisa che ha bruciato lungamente la nostra mente, la promozione è stata una gioia immensa. Vedere poi la gente felice mi ha lasciato un’emozione che non cancellerò mai”.

Il bambino prodigio è diventato uomo fondamentale negli schemi prima di De Zerbi e poi di Stroppa e non vuole tornare su di un passato che forse è pesato più del dovuto sulle spalle di un adolescente che “doveva” fare il fuoriclasse per forza: ”Non voglio ricordare quel periodo, non mi interessa. Non voglio parlarne, non mi piace parlarne. Il presente è felice e il futuro lo sarà ancora di più, con questa maglia in Serie B”.

Vincenzo era uno degli elementi più vicini a mister Roberto De Zerbi, ma con Giovanni Stroppa è riuscito ben presto a ritagliarsi un ruolo da protagonista soprattutto nel periodo in cui, infortunatosi Mazzeo, doveva giocare da punta centrale: “Con De Zerbi c’è un rapporto speciale, che va oltre la logica calcistica. Ci sentiamo ancora come si sente un amico caro, oltre il rapporto dello spogliatoio. Stroppa è arrivato ed ha dimostrato subito di essere un uomo preparato, umile ed intelligente. Si è mosso in punta di piedi senza stravolgere il nostro modo di giocare, per poi cominciare a farci capire il suo lavoro. Sono contento di quello che ho fatto e dei miei otto gol perché sono arrivati in una parte della stagione che ci è servita per stare vicino alle prime in classifica. Quello che abbiamo fatto dopo è straordinario e anche se ho molto patito la pubalgia che mi ha tenuto per tante giornate lontano dal campo, sono ugualmente felice di essere guarito in tempo per tornare a disposizione del mister. Ora sto bene e so che con l’impegno sarò sempre utile a questa squadra”.

Intervista a cura di Mario De Vivo

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