ESCLUSIVA PSB – Jacobelli: “Tesser la certezza della Cremonese. Su Unicusano ed i nuovi tecnici…”
Un campionato scoppiettante e con molte squadre strutturate per il grande salto che, già dalle prime giornate, si stanno dando battaglia per raggiungere la Serie A. Questo è anche il campionato dei giovani allenatori alla guida di squadre importanti e di ciò, dell’avvento di Unicusano e delle possibilità della Cremonese ne abbiamo parlato in esclusiva […]
Un campionato scoppiettante e con molte squadre strutturate per il grande salto che, già dalle prime giornate, si stanno dando battaglia per raggiungere la Serie A. Questo è anche il campionato dei giovani allenatori alla guida di squadre importanti e di ciò, dell’avvento di Unicusano e delle possibilità della Cremonese ne abbiamo parlato in esclusiva con il direttore del corrieredellosport.it, Xavier Jacobelli.
Direttore, l’avvento di Unicusano in una piazza come Terni ha visto reazioni contrastanti: qual è il suo pensiero?
“Come spesso accade si giudica dopo due giornate di campionato e ciò è sbagliato soprattutto in un torneo massacrante come la Serie B composto da 42 partite. Credo che Unicusano debba essere giudicata sul campo e noto con grande piacere che associa all’aspetto sportivo tutto ciò che riguarda il lato culturale e questo è un messaggio assolutamente positivo. Sul campo si dovrà vedere se la squadra di Pochesci darà un risvolto positivo ma ad oggi è troppo presto per dare un giudizio compiuto”.
La Cremonese ha avuto dagli esperti voti alti per il mercato: come vede il ritorno della squadra grigiorossa in cadetteria?
“Intanto è importante che una città come Cremona abbia conquistato la Serie B anche alla luce delle strutture e del centro allenamento che sono il fiore all’occhiello della società che confermano gli obiettivi e le ambizioni. Sul mercato sono arrivati calciatori esperti ed interessanti a partire da Ujkani ma la garanzia della Cremonese è Attilio Tesser: il tecnico ha tutti gli elementi e le qualità per far vivere alla compagine un campionato da protagonista”.
Questa Serie B è il campionato dei tecnici giovani: quale secondo lei è il più pronto e quale tecnico incontra di più le sue preferenze?
“A me piace molto Inzaghi perché ha compiuto un grandissimo alto d’umiltà dopo l’amara esperienza al Milan dove è stato messo alla guida di un organico insufficiente: è ripartito dalla Lega Pro, ha vinto campionato e coppa ed è rimasto a Venezia nonostante le sirene dell’Albania che gli offriva il posto da CT e secondo me il Venezia, guidato da una società seria ed ambiziosa e da un direttore sportivo tra i migliori può fare davvero bene. Guardo con simpatia e con attenzione Grassadonia perché è tra i giovani più interessanti del calcio italiano: mi piace molto anche l’avventura di Tedino perché è arrivato tardi su una grande panchina come quella del Palermo che è tra le favorite per la vittoria del campionato; è una squadra che sta plasmando a sua immagine e somiglianza. Anche stroppa ha conquistato una grande promozione alla guida del Foggia e farà molto bene; Gallo ha fatto più che bene nelle condizioni in cui si è ritrovato a Como ed è dotato di esperienza, bravura e capacità tattica. Poi c’è Bollini che non è una novità; è un signor allenatore che ha fatto esperienza tra la Lazio e Bergamo come vice di Reja. Infine è da seguire Grosso che alla Juve ha fatto benissimo ed ora a Bari si mette alla prova. Tutto ciò conferma che l Serie B è un campionato bellissimo, avvincente, massacrante e da seguire sino alla fine”.