ESCLUSIVA PSB – Maiellaro: “Galano sta trovando la continuità che gli è spesso mancata. Perina lo vedremo presto in massima serie. Su Benevento, Cosenza e Venezia…”
ESCLUSIVA PSB MAIELLARO – La nostra redazione ha contattato in esclusiva Pietro Maiellaro, storica bandiera del Bari ma anche ex calciatore, tra le altre, di Benevento, Venezia e Cosenza. L’ex fantasista, durante la parentesi da tecnico della Primavera dei galletti pugliesi, ha avuto modo di conoscere da vicino ed allenare non solo Cristian Galano, autentico […]
ESCLUSIVA PSB MAIELLARO – La nostra redazione ha contattato in esclusiva Pietro Maiellaro, storica bandiera del Bari ma anche ex calciatore, tra le altre, di Benevento, Venezia e Cosenza. L’ex fantasista, durante la parentesi da tecnico della Primavera dei galletti pugliesi, ha avuto modo di conoscere da vicino ed allenare non solo Cristian Galano, autentico trascinatore del suo Pescara in questo scorcio iniziale di stagione, ma anche l’estremo difensore del Cosenza Pietro Perina, al momento tra i migliori nel suo ruolo nel campionato cadetto.
Sig. Maiellaro, dopo una stagione molto complicata vissuta a Foggia, dovuta anche e soprattutto a causa di problemi “extra campo” che avevano caratterizzato il percorso dei pugliesi nell’ultima annata, Cristian Galano sembra aver trovato nel Pescara l’ambiente perfetto per poter esprimere al meglio le proprie indiscusse qualità, come testimoniano le 7 reti già siglate nell’attuale torneo. Crede sia la piazza giusta per consentire al giocatore di effettuare il definitivo salto di qualità? Che ricordi ha del ragazzo avendolo allenato da ragazzo?
“Indubbiamente, Cristian ha qualità e doti tecniche indiscutibili che lo rendono, a mio avviso, uno dei calciatori più forti dell’intero Campionato di Serie B, ma questo non lo scopriamo certo oggi perchè già da ragazzo dimostrava di possedere grandi potenzialità per poter emergere a certi livelli. Non mi sorprendo perciò di assistere a prestazioni di un certo spessore da parte sua e di vederlo sugli scudi in un ambiente ideale come quello di Pescara che sa fare calcio e valorizzare calciatori di un certo tipo. Sicuramente, per effettuare il salto di qualità definitivo e consacrarsi appieno forse gli è mancata, fin qui, la continuità giusta a livello di prestazioni e goal necessaria per potersi imporre come ci si sarebbe aspettato. Purtroppo, troppi alti e bassi glielo hanno impedito, ma ora reputo sia un calciatore molto più maturo rispetto al passato sia tecnicamente che mentalmente, per poterci riuscire: proseguendo su questa strada si toglierà ancora tante soddisfazioni e gli auguro di poter raggiungere tutti gli obiettivi a livello individuale e collettivo ai quali ambisce.”
Passando al campo, la capolista Benevento si sta affermando come la vera e propria favorita per il salto in massima serie per solidità, qualità ed esperienza del proprio organico. A suo avviso, quali possono essere le trappole principali che potrebbero contrapporsi tra i sanniti e la promozione? Su quali aspetti Inzaghi dovrà focalizzarsi per proseguire sull’ottimo percorso fin qui tracciato?
“Penso che a livello di organico i giallorossi siano tra le squadre più attrezzate per ambire al salto in massima serie, ma basta leggere i nomi degli elementi presenti nella rosa a disposizione di Inzaghi per realizzarlo. Credo che anche nel caso dei campani, il segreto dovrà essere quello di cercare di dare continuità al proprio percorso positivo, ed il tecnico piacentino dovrà essere molto bravo in tal senso a tenere alta la concentrazione del gruppo e non dare nulla per scontato: la maggior parte dei suoi giocatori sono molto esperti, avendo calcato i campi di A e B per molti anni, e sanno, quindi, quanti e quali ostacoli possano presentarsi in un torneo complesso come quello cadetto. In casa il trend dei risultati della squadra al momento è praticamente perfetto, e se dovessero arrivare punti pesanti anche lontano dal “Vigorito”, l’obiettivo promozione potrebbe con molta probabilità essere centrato. In cadetteria un organico del genere può e deve fare la differenza.”
Buone sensazioni filtrano anche dal Venezia che con un tecnico al debutto in cadetteria ed un gruppo giovane e rinnovato sta disputando un campionato interessante. La soddisfa l’idea di gioco di mister Dionisi? Potrà la compagine arancioneroverde ambire a qualcosa in più della salvezza?
“Anche in virtù di ciò che è accaduto nella passata stagione, credo che l’obiettivo primario dei veneti sia e debba essere la salvezza. Una volta raggiunta, magari si potrebbero aprire degli scenari più interessanti per la squadra di Dionisi ma la priorità deve necessariamente essere quella di mantenere la categoria. La filosofia di calcio del giovane tecnico arancioneroverde mi piace molto, in particolare perchè ha cercato fin dall’inizio di infondere nei propri ragazzi una certa mentalità ed una precisa identità senza tralasciare quello che è l’ingrediente chiave che ti consente di interfacciarti con il campionato cadetto: la capacità di lottare e soffrire per novanta minuti ogni settimana.”
Ci sarà da lottare sicuramente fino alla fine per mantenere la categoria anche in casa Cosenza, vista la bagarre nelle zone calde della graduatoria. I calabresi stanno comunque ottenendo dei buoni risultati dopo un inizio molto preoccupante. È ottimista circa il prosieguo di campionato dei silani, in ottica salvezza?
“Per quanto riguarda i rossoblù, sono molto ottimista riguardo l’obiettivo salvezza: la squadra, a mio parere, c’è ed è molto valida. Quello del Cosenza, nonostante diverse partenze e molti nuovi innesti provenienti dal mercato, è un gruppo nel complesso molto esperto, che sa soffrire e lottare su ogni pallone. Inoltre la squadra, essendosi trovata già in passato in situazioni di classifica simili, è consapevole di come dover affrontare le difficoltà di questo campionato ed in che modo reagire ad eventuali scivoloni. Sono molto fiducioso e credo che alla fine i calabresi si salveranno.”
Molti dei punti ottenuti dai rossoblú stanno passando dalle parate del proprio estremo difensore, Pietro Perina, altro giocatore che ha avuto modo di conoscere nella sua esperienza sulla panchina della Primavera del Bari. Si aspettava un tale exploit del ragazzo? Crede sia pronto per ambire a palcoscenici addirittura maggiori di quello cadetto?
“Pietro è un portiere, a livello fisico, un pò particolare perchè non è altissimo se si guarda in linea di massima alla stazza media dei portieri. Al contempo però, è un estremo difensore esplosivo, dotato di un ottimo piede e molto rapido. Queste caratteristiche gli hanno permesso di arrivare meritatamente a certi livelli e ad affermarsi come uno dei migliori nel suo ruolo nel campionato cadetto. Sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter confrontarsi in determinati contesti e sono sicuro che molto presto lo vedremo in massima serie. Gli auguro di cuore di riuscire a togliersi tante soddisfazioni con la maglia del Cosenza e, guardando al futuro, di arrivare a confrontarsi con i grandi del calcio nazionale perchè se lo merita.”