ESCLUSIVA PSB – Pasculli: “Lecce, promozione meritata. Serie B? Bisognerà pensare a mantenere la categoria”
Avere avuto tra i propri ranghi un calciatore che si è forgiato del titolo di Campione del Mondo, non può che essere un orgoglio. Questo va poi ad amplificarsi, se questo titolo è stato condiviso con tale Diego Armando Maradona. Pedro Pablo Pasculli è un fiore all’occhiello della storia del Lecce, compagine che il prossimo […]
Avere avuto tra i propri ranghi un calciatore che si è forgiato del titolo di Campione del Mondo, non può che essere un orgoglio. Questo va poi ad amplificarsi, se questo titolo è stato condiviso con tale Diego Armando Maradona. Pedro Pablo Pasculli è un fiore all’occhiello della storia del Lecce, compagine che il prossimo anno giocherà in Serie B, avendo conquistato la promozione dopo 6 stagioni vissute in Serie C/Lega Pro. Un traguardo cercato, voluto e meritato, visto quanto mostrato dai salentini nel corso della stagione. Proprio per parlare di ciò, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva l’ex centravanti dei giallorossi e dell’Argentina.
Pedro, il Lecce abbandona la Serie C dopo 6 anni. Una città ed una terra che lei conosce benissimo.
“Finalmente, dopo tanti anni, il Lecce ha salutato questa categoria. Ritengo che la promozione sia meritata, perché i salentini hanno disputato un campionato di livello, con un organico competitivo e vincendo la concorrenza di compagini agguerrite come Catania e Trapani. Ci sono stati degli alti e bassi, l’esito del torneo è stato in bilico praticamente fino alla fine, ma sono contento di come sia andata, perché la città meritava questo successo per il sostegno mostrato ai calciatori nel corso di tutta l’annata”.
Cos’é mancato in questi anni alla squadra, che ha comunque sempre costruito squadre con profili di categoria superiore?
“Il Lecce è sempre stato vicino alla promozione, che poi per un motivo o per un altro non è arrivata. Mancanza di fortuna, di benzina, di cattiveria agonistica. Diversi calciatori prima in forza ai salentini ora giocano in Serie B, a testimonianza della qualità degli organici degli ultimi anni. È mancato quel qualcosa in più da tirare fuori in queste situazioni, ma adesso si cambia registro”.
La promozione è arrivata al termine di un’emozionante duello con Catania e Trapani. Qual è stato, secondo lei, il reale punto di forza del Lecce?
“I calciatori hanno mostrato grande dedizione nel corso di tutto il campionato, nonostante l’appannamento avuto nelle ultime giornate. Sono però riusciti a tirare fuori il carattere e gli attributi necessari per superare le difficoltà. Inoltre, vi è stata una serie di risultati che ha favorito la squadra, dato che Catania e Trapani hanno perso diversi punti per strada. Ritengo che la svolta per il Lecce ci sia stata quando si sono affrontate proprio le due compagini siciliane, con il Trapani che ha espugnato il campo dei Rossazzurri. Permettimi, infine, di parlare dei tifosi, la vera arma in più per questa squadra: parliamo di un pubblico da Serie A”.
Adesso tocca pensare alla Serie B. Secondo lei, quale dovrà essere il principale obiettivo della squadra?
“Il principale obiettivo del Lecce dovrà essere quello di mantenere la categoria. Serviranno dei rinforzi, la squadra avrà bisogno di calciatori di categoria, nonostante si parta comunque da un’ottima ossatura già presente nell’organico. La prossima Serie B sarà un campionato affascinante, dato che oltre alle società neopromosse vi saranno importanti realtà che retrocederanno dalla Serie A, come il Benevento oppure l’Hellas Verona”.
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