ESCLUSIVA PSB – Pigato (TVA Vicenza): “Il Lane in questo momento è una pentola a pressione con l’acqua bollente. Di Carlo confermato per una questione economica, ma ha ancora la possibilità di raddrizzare le cose”
ESCLUSIVA PSB PIGATO VICENZA – Avvio di stagione delicatissimo per il Vicenza, ancora a quota zero punti in classifica dopo tre giornate, a seguito delle sconfitte incassate contro Cittadella, Frosinone e Cosenza. In settimana l’esonero di Domenico Di Carlo, trainer della compagine biancorossa, sembrava praticamente cosa fatta ma, dopo una serie interminabile di colloqui non […]
ESCLUSIVA PSB PIGATO VICENZA – Avvio di stagione delicatissimo per il Vicenza, ancora a quota zero punti in classifica dopo tre giornate, a seguito delle sconfitte incassate contro Cittadella, Frosinone e Cosenza. In settimana l’esonero di Domenico Di Carlo, trainer della compagine biancorossa, sembrava praticamente cosa fatta ma, dopo una serie interminabile di colloqui non andati a buon fine con diversi potenziali sostituti, il club berico ha deciso di confermare, almeno per il momento, il suo attuale allenatore. Una situazione che ha portato la tifoseria ad esprimere il proprio disappunto, in maniera anche molto accesa, e che per molti avrebbe già ridimensionato le elevate ambizioni dei veneti, reduci da un mercato estivo di assoluto livello ma che non ha ancora prodotto frutti sul campo.
Per analizzare il momento della compagine vicentina, e fare un punto generale della situazione, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Enrico Pigato, giornalista di TVA Vicenza:
Settimana decisamente concitata quella vissuta in casa biancorossa dopo il KO di Cosenza, il terzo nelle prime tre partite del neonato torneo cadetto. Tutto sembrava portare all’esonero di Di Carlo ma alla fine, nonostante i numerosi profili sondati dalla società, il condottiero del ritorno berico in Serie B è rimasto in sella alla panchina veneta. Ti chiedo, innanzitutto, di riavvolgere il nastro di questi giorni a dir poco roventi e, inoltre, di raccontarci come l’ambiente ha vissuto l’attesa, prima, e la conferma, poi, dell’ex trainer di Chievo e Spezia.
“E’ stata una settimana decisamente “particolare”, se così si può dire. Dopo la sconfitta di Cosenza, sembrava certo l’esonero di Di Carlo non tanto per le tre sconfitte consecutive, ma per l’assenza di gioco e idee confusionarie sia in campo che in panchina visti peraltro già in precampionato. Lunedì al centro sportivo dove si allena il L.R. Vicenza l’aria era molto pesante e sembra che il mister, con il suo staff, fosse abbandonato alle decisioni della proprietà. Per due giorni la dirigenza ha provato a contattare un sostituto, prima Venturato, poi Liverani, Corini e alla fine Massimo Oddo. Tutte ipotesi poi venute meno. L’ingaggio pesante dell’attuale allenatore che, mercoledì scorso, ha ricevuto nuovamente la fiducia della famiglia Rosso ha inciso non poco. Questo però non significa che non possa succedere tra qualche settimana, Di Carlo ha l’opportunità (e il dovere) di raddrizzare una situazione che finora non è stata affatto soddisfacente. In tutto questo ci sono i tifosi che nei giorni di lunedì e martedì chiedevano a gran voce la testa dell’allenatore salvo poi (dopo i no incassati dai vari sostituti interpellati) puntare il dito contro la società rea, a loro avviso, di aver creato una gran confusione generale. Diciamo che per ora il L.R. Vicenza è una pentola a pressione con l’acqua bollente, va spento il fuoco altrimenti esplode!”
Sarebbe da pazzi mettere in discussione l’esperienza e la competenza di un tecnico preparatissimo come Di Carlo ma, da quanto ci racconti, il momento è decisamente particolare e la sua permanenza è legata principalmente ad una motivazione di natura economica. Una situazione di certo inaspettata, ma potenzialmente anche molto pericolosa per gli equilibri dello spogliatoio in vista dei prossimi, delicati, impegni che attendono Giacomelli e compagni.
“Si, il fatto che il mister sia ancora in panchina dipende in gran parte dal fattore economico, suo ma anche dello staff tecnico. Probabilmente si correva il rischio di dover scegliere un sostituto in fretta rischiando di commettere un ulteriore errore. Tra l’altro sia Liverani che Corini sono ancora sotto contratto con le precedenti società e questo è un altro scoglio che ha portato ad una brusca frenata. Io credo che Di Carlo possa ancora trovare il bandolo della matassa per far rialzare un Vicenza oggi in ginocchio, tutto dipende da lui se sarà in grado di trasferire ai giocatori la grinta che lo stesso tecnico aveva da giocatore tanto da essere ancora considerato una bandiera”.
Chiaro che l’importante mercato estivo condotto dal direttore sportivo, Giuseppe Magalini, in sinergia con la famiglia Rosso, abbia generato nei tifosi aspettative comprensibilmente molto alte. Cosa, a tuo avviso, sta maggiormente inceppando la macchina biancorossa?
“C’è da dire che nessuno si aspettava una situazione del genere dopo tre giornate, nemmeno il sottoscritto. Purtroppo, si sono intersecati più elementi che hanno portato alla crisi. Il calciomercato partito molto bene con il prestito di Davide Diaw dal Monza e l’acquisto di Federico Proia dal Cittadella ha poi lasciato spazio ad alcuni arrivi che sono parsi discutibili per il modo di giocare di Di Carlo, e questo oggi pesa molto. Il giocatore chiave che è sempre mancato è il mediano davanti alla difesa e per questo è stato individuato Anthony Taugourdeau arrivato però solo all’ultimo minuto del mercato e con una condizione fisica non buona. Oltretutto la rosa è carente di ricambi validi”.
Il prossimo scoglio si chiama Pisa, in testa alla classifica a punteggio pieno assieme ad Ascoli e Brescia, ed appare un bivio di vitale importanza per il futuro di tecnico e squadra. Che gara ti aspetti? Quali sensazioni si respirano in vista del trittico di impegni contro nerazzurri, SPAL e Cremonese?
“Indubbiamente le partite con Pisa, Spal e Cremonese saranno decisive per un cambio in panchina oppure la definitiva conferma di Di Carlo. Di tutte e tre, credo che quella con i toscani sia la più difficile, non solo per la caratura dell’avversario, ma proprio per il momento difficile che sta vivendo il Lanerossi Vicenza. Gli estensi ed i grigiorossi, poi, sono ottime squadre che lotteranno per il vertice classifica, quindi guai a sottovalutarle. Il Vicenza incontra domani una squadra in ottima forma, segna tanti gol e ne ha subito solo uno, annovera gli ex Lucca e Gucher ma soprattutto ha nel suo allenatore, Luca D’Angelo, un motivatore che conosce bene la proprietà del Vicenza visto che lo ha esonerato quando era a Bassano dopo una pesante sconfitta con il Pordenone. Difficile pensare che faccia sconti, serve un segnale e il tempo rema contro i biancorossi, quindi domani bisogna racimolare almeno il primo punto”.