ESCLUSIVA PSB – Pochesci: “Mi ha sorpreso vedere Tremolada regista e Carretta in panchina”
Nonostante l’esonero giunto dopo aver conquistato 22 punti in 23 partite di Serie B, Sandro Pochesci ha lasciato un segno indelebile alla Ternana grazie al bel calcio offensivo espresso e alle conferenze stampa sempre esplosive. La Redazione di Pianetaserieb.it ha contattato il tecnico per analizzare la retrocessione dei rossoverdi e farsi raccontare l’exploit del trio […]
Nonostante l’esonero giunto dopo aver conquistato 22 punti in 23 partite di Serie B, Sandro Pochesci ha lasciato un segno indelebile alla Ternana grazie al bel calcio offensivo espresso e alle conferenze stampa sempre esplosive. La Redazione di Pianetaserieb.it ha contattato il tecnico per analizzare la retrocessione dei rossoverdi e farsi raccontare l’exploit del trio delle meraviglie Tremolada-Carretta-Montalto, calciatori per cui sono giunte offerte sia dalla B che dalla A.
Buonasera mister, ora che il campionato si è concluso e che lei ha rescisso il contratto possiamo affrontare con più lucidità il tema del suo esonero. Quello che mi preme chiederle è cosa ritiene che sia mancato per portare la Ternana alla salvezza.
“Per quanto mi riguarda, niente. Vincevamo poco, è vero, ma pareggiavamo sempre: se la squadra avesse strappato un punto negli scontri diretti se la sarebbe giocata fino all’ultimo. Purtroppo nei miei confronti è mancata la pazienza e dispiace che non siano stati presi i due-tre innesti che servivano dopo che sono stato cacciato.”
Un’accusa che le è stata mossa da chi si è seduto dopo di lei in panchina è che la squadra non fosse in grado di reggere i 90 minuti: come si sente di replicare?
“Nella mia ultima partita alla guida delle Fere Montalto ha centrato il 2-2 al 96’, una formazione che ha di questi problemi non ci sarebbe potuta riuscire. Credo che i ragazzi abbiano mostrato nel corso di tutto il girone d’andata un’eccellente condizione atletica e mi ha rammaricato tutto ciò che anche buona parte della stampa ha sostenuto in merito.”
Passando, invece, ad una nota più che lieta della stagione vorrei parlare dei tre calciatori offensivi che ora fanno gola a tantissime società: Tremolada, Carretta e Montalto. Lei che ha saputo renderli profili di assoluto livello per la B, cosa può dirci di più su di loro?
“A luglio da più parti si vociferava che per avere un attacco forte bisognasse riprendere Avenatti e Pettinari, io ho sempre detto a società, stampa e giocatore che il mio centravanti era Adriano Montalto e che avrebbe realizzato 20 gol, infatti i numeri mi danno ragione. Mai la Ternana aveva segnato così tanto, ma io non sono stupito dell’esplosione di questi tre ragazzi, bensì dispiaciuto perché avevano tutte le carte in regola per salvare la squadra. Tremolada ha dimostrato di essere uno dei trequartisti più decisivi della categoria: giocate, visione periferica, assist, gol, non gli è mancato nulla. Quello che non mi spiego è perché uno che per 23 partite ha dimostrato tanto si sia stato schierato più volte davanti alla difesa. Non è un caso che quando è stato spostato di nuovo sulla linea dei trequartisti, contro il Cittadella, ha fatto una tripletta o che a Cesena, solo in seguito al suo ingresso nella ripresa, sia arrivato il pareggio. Carretta, invece, è una spina nel fianco per qualsiasi difesa, con la sua velocità è in grado di ribaltare le azioni dal nulla e di creare superiorità numerica. Mi ha molto sorpreso vederlo in panchina in sfide decisive contro dirette concorrenti, soprattutto quando gli è stato preferito il debuttante Repossi in casa dell’Ascoli, ma nelle ultime uscite ha ulteriormente certificato il suo valore con prestazioni top contro Novara e Foggia. Ho una grande stima di tutti e tre, hanno composto quello che considero il mio tridente migliore e sono certo che potranno far benissimo nelle future avventure.”
Pensa, dunque, che Mariani prima e De Canio poi abbiano commesso degli errori nella gestione del gruppo?
“Non mi permetterei mai di entrare nel merito delle scelte di due professionisti che rispetto molto, le mie sono considerazioni da esterno che ha continuato a fare il tifo per i colori rossoverdi.”