22 Marzo 2019

ESCLUSIVA PSB – Rantier: “La Serie B mi ha lasciato tanti bei ricordi. Vigor Carpaneto? Una scelta di vita”

Ha giocato praticamente ovunque. Tante città diverse, tante maglie differenti ma sempre con la stessa voglia di fare e non fermarsi mai. Nemmeno a 35 anni. Julien Rantier, classe ’83, ha vissuto la Serie B con i colori di Vicenza, AlbinoLeffe, Verona e Piacenza. Piazze importanti e dalla grande storia, così come quella del nostro […]

Ha giocato praticamente ovunque. Tante città diverse, tante maglie differenti ma sempre con la stessa voglia di fare e non fermarsi mai. Nemmeno a 35 anni. Julien Rantier, classe ’83, ha vissuto la Serie B con i colori di Vicenza, AlbinoLeffe, Verona e Piacenza. Piazze importanti e dalla grande storia, così come quella del nostro protagonista. Dopo una carriera da girovago, due anni fa una scelta di vita: avvicinarsi a casa e vestire la maglia della Vigor Carpaneto, in Serie D. In quel del piacentino, vuoi anche per un ruolo da attaccante puro, il francese sta trovando pace, valanghe di reti e la serenità. A raccontarci questo e altro ai nostri microfoni, è proprio la punta. Questa la nostra intervista.

A 35 anni e dopo aver giocato praticamente ovunque, come si fa ad avere sempre più voglia e stimoli di continuare?

“La voglia di continuare viene dalla passione e dallo stare bene fisicamente, quello è fondamentale. Non ho mai avuto grossi infortuni e fisicamente sto ancora bene. Ho ancora voglia di fare questo lavoro”.

Ha giocato gran parte delle sue partite in Serie B, cosa le ha lasciato questo torneo?

“La Serie B mi ha lasciato tanti bei ricordi. Era diversa rispetto a oggi, ricordo quella del 2006-07 con Juventus, Genoa, Napoli e Bologna: tutte squadre che ora militano nella massima serie. Era un campionato di altissimo livello, con giocatori di altrettanto valore”.

È un ex di Hellas Verona e Perugia, sta seguendo il campionato di queste squadre?

“Lo seguo, sebbene ho poco tempo da quando sono qui a casa. Ho però sempre un occhio di riguardo per tutte e due le squadre. Mi hanno invitato a Verona a vedere delle partite, è sempre un piacere tornare lì”.

A Verona ha avuto modo di conoscere Adailton, il quale le ha insegnato qualche trucco sui calci di punizione e non soltanto.

“Adailton è sempre stato un amico. Mi ha insegnato tanto, soprattutto sulle punizioni: restavo con lui a tirarle dopo l’allenamento. Aldilà di questo ho imparato da lui tante cose, anche fuori dal campo. Per me è stato un maestro”.

Ha scelto la Vigor Carpaneto per proseguire il suo percorso, segnando peraltro parecchie reti anche in questa sua seconda annata in Serie D. E se a fine anno dovesse arrivare una richiesta dalla Serie C?

“Quando sono venuto qui avevo le idee ben chiare. Non mancavano le richieste dalla Serie C, però ho scelto la Vigor Carpaneto per avvicinarmi a casa: è stata una scelta di vita. Qui posso godermi la mia famiglia e divertirmi in una società ambiziosa, tranquilla e che fa le cose per bene. La mia serenità non me la ripaga la Serie C, lo dico sinceramente”.

Ha preso il patentino UEFA B, eppure la panchina può ancora aspettare.

“Si, può ancora aspettare. Mi diverto ancora giocare, non vedo l’ora di andare al campo ad allenarmi. Finché ci sarà questa passione qui, può ancora aspettare. Nel frattempo faccio l’allenatore dei classe 2009 della Vigor Carpaneto e mi diverto con i ragazzi”

C’è un aneddoto della sua carriera che ricorda con particolare entusiasmo?

“Ce ne sono tante, ho tanti ricordi belli. Non c’è n’è uno in particolare perché sono stato bene ovunque, in tutte le città e in tutte le squadre. Sceglierne uno sarebbe sbagliato. Ho vissuto tantissime emozioni e continuo ad averne anche ora”.

Si ringrazia l’ufficio stampa della Vigor Carpaneto per la disponibilità per l’intervista e la foto concessaci.