ESCLUSIVA PSB – Sedivec: “Ho ascoltato solo elogi per Stroppa, è l’uomo giusto per Crotone”
Quella che lega l’ex attaccante ceco Jaroslav Sedivec all’Italia è una delle tante diverse storie di cui è pieno il mondo del calcio. Approdato all’età di ventun anni al Catania dopo aver fatto la trafila delle giovanili nel Viktoria Plzen, il calciatore non ha lasciato il nostro paese neanche in seguito al ritiro, poiché ormai vi ha messo su famiglia. […]
Quella che lega l’ex attaccante ceco Jaroslav Sedivec all’Italia è una delle tante diverse storie di cui è pieno il mondo del calcio. Approdato all’età di ventun anni al Catania dopo aver fatto la trafila delle giovanili nel Viktoria Plzen, il calciatore non ha lasciato il nostro paese neanche in seguito al ritiro, poiché ormai vi ha messo su famiglia. Dato il suo trascorso a Crotone e Perugia, la nostra redazione ha contattato Sedivec per parlare con lui di questa Serie B e di quella che verrà.
Ciao Jaroslav, cominciamo l’intervista parlando del Perugia: Nesta, il cui arrivo ha fatto molto discutere a causa dell’esonero di Breda, è stato confermato anche per il prossimo anno, mentre la rosa verrà pesantemente rinnovata. Condividi le scelte della Società?
“Ho seguito il campionato condotto da Breda con grande attenzione e penso che stesse facendo davvero bene. Al di là del caso specifico, io non cambierei a prescindere un allenatore a una sola giornata dai play-off. Nesta per ora non ha dimostrato molto, ma ora si sta cominciando ad ambientare e potrebbe essere un buon punto di partenza per il prossimo anno. Per me le squadre, per fare stagioni importanti, hanno bisogno di una spina dorsale molto forte e quindi dovrebbero essere costruite attorno a uno “zoccolo duro”. Oggi però la cadetteria è anche questo: si fanno crescere buoni prospetti e li si vende al miglior offerente. Per giudicare, ad ogni modo, bisognerebbe conoscere la situazione economica del club.”
La piazza in cui hai reso maggiormente in carriera è stata probabilmente Crotone: i pitagorici si trovano a dover riaffrontare la B dopo un’intensissima e a tratti positiva stagione in massima serie. Secondo te da dove dovrebbe ripartire il presidente Vrenna per riportare la squadra in alto?
“Mi dispiace un sacco per il Crotone, perché secondo me quest’anno era molto più competitivo rispetto a quello precedente in cui ha ottenuto la salvezza. Nonostante le circostanze sfortunate, considero quindi la loro una stagione, come da te detto, positiva. Conosco bene il modo in cui lavora la dirigenza e credo che dovranno ripartire dalla consapevolezza di poter centrare subito la promozione: hanno i mezzi sia tecnici che economici e sanno sfruttare al meglio le qualità dei giovani in prestito.
Per raggiungere l’obiettivo che hai menzionato, pensi che Stroppa sia il profilo giusto per la panchina?
“Ho conosciuto Stroppa sia come giocatore che come allenatore, perché l’ho affrontato ai tempi del Sudtirol. Confrontandomi con vari amici da lui allenati ho sempre ascoltato soltanto parole d’elogio. Penso che quello che ha fatto a Foggia sia sotto gli occhi di tutti: a metà campionato li davano per spacciati, ma sono riusciti a riemergere alla grande esprimendo un calcio tra i migliori della categoria. Secondo me, quindi, potrebbe essere l’uomo giusto per il Crotone.”
Passiamo ora ad una nota dolente, il Catania. Anche quest’anno la promozione è mancata, quali sono a tuo avviso le cause?
“Non voglio entrare nel dettaglio, ma è evidente che sia mancato qualcosa. Gli etnei sono usciti contro una grande squadra come il Siena, però penso che se si confrontano sia l’ambiente che la società non ci siano paragoni. Ora è il momento di sedersi a tavolino e comprendere gli errori, perché bisogna riportare questi tifosi dove meritano. Nel calcio di oggi troppo spesso si vedono stadi vuoti in A e B e squadre di C capaci di riempirli sia in casa che in trasferta: è un grande peccato.”
Chiudiamo con un pronostico secco: chi sono le favorite per le finali play-off di B e C?
“Il Palermo è la favorita per la A, sulla carta, ma il Frosinone sarà un osso duro e non mollerà di un centimetro. Per la B, invece, spero nel Cosenza, perché al sud mi sono trovato benissimo e mi farebbe piacere vedere ripagate la passione e il calore degli ultras.”