13 Settembre 2017

ESCLUSIVA PSB – Varone: “Unicusano vuole portare la Ternana in Serie A, sono qui grazie a Pochesci”

Nel mondo del calcio non sempre chi è dotato di ottime qualità riesce ad imporsi subito all’attenzione dei grandi palcoscenici, ma nell’arco di una carriera intera un’occasione capita a molti. La nuova Ternana targata Unicusano sta offrendo a diversi “illustri sconosciuti” questo privilegio: mister Sandro Pochesci, classe ’63 dall’esperienza ventennale nelle serie minori, un trequartista dal piede notevole come Filippo […]

Nel mondo del calcio non sempre chi è dotato di ottime qualità riesce ad imporsi subito all’attenzione dei grandi palcoscenici, ma nell’arco di una carriera intera un’occasione capita a molti. La nuova Ternana targata Unicusano sta offrendo a diversi “illustri sconosciuti” questo privilegio: mister Sandro Pochesci, classe ’63 dall’esperienza ventennale nelle serie minori, un trequartista dal piede notevole come Filippo Tiscione, alla prima stagione in Serie B a 31 anni, e Ivan Varone, lui soltanto ventiquattrenne, ma, prima dell’esplosione a Fondi durante lo scorso campionato, invisibile ai radar degli osservatori di prestigio. La redazione di Pianetaserieb.it ha raggiunto in esclusiva proprio il centrocampista originario di Napoli, autore di una sontuosa prestazione, legittimata dall’assist per il gol di Finotto, all’esordio contro l’Empoli, che ora scalpita per affermare in maniera definitiva il proprio valore nel contesto della cadetteria.

Ciao Ivan, questo è per te il secondo anno con Unicusano ed il primo in Serie B: perché, a tuo parere, ci sei arrivato soltanto adesso e quali obiettivi ti sei prefissato qui a Terni?

Un misto di miei demeriti e di sfortuna: ora, però, sono ancora più determinato a sfruttare la chance che la nuova proprietà della Ternana mi ha concesso. Si tratta di una società che si è sempre dimostrata solida ed ambiziosa, il loro obiettivo è la Serie A e sono certo che lo raggiungeranno. Quest’anno, però, dobbiamo ragionare di partita in partita, puntando a fare il nostro gioco contro qualsiasi avversario. Se continueremo con la personalità avuta fino ad oggi ci toglieremo belle soddisfazioni.

Mister Pochesci, indubbiamente uomo simbolo del vostro avvio di stagione, a luglio aveva esagerato parlando di promozione diretta già in questo campionato. Cosa puoi svelarci di lui e del vostro rapporto dentro e fuori il campo da gioco?

Al mister devo tantissimo, perché è stato lui a chiedere alla dirigenza di portarmi qui e farmici restare: vien da sé che abbiamo un ottimo rapporto. Certe dichiarazioni fanno parte del suo modo di essere, è bravo ad attirare l’attenzione della stampa. Ha un carattere molto particolare: o lo si ama o lo si odia.

Nonostante questo, dopo l’ottimo debutto hai collezionato due panchine consecutive. Come ti spieghi le scelte dell’allenatore?

Siamo un gruppo molto compatto, chiunque ha giocato finora ha fatto bene. Ovviamente anche a me è apparso strano non giocare per due partite di fila, ma sono sereno perché la Serie B è molto lunga: l’importante è farsi trovare pronti ogni volta che si viene chiamati in causa. Spero, tuttavia, di tornare titolare già sabato a Chiavari e di incidere positivamente come contro l’Empoli.

 

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