ESCLUSIVA PSB – Vianello: “L’amore per Pisa è viscerale e reciproco. Sulla Spal…”
Il Pisa, dopo un momento in cui si è temuto a ripetizione il peggio, ora può tornare a pensare al calcio giocato e, soprattutto, a sognare. Già, sognare come ai tempi del grande Pisa targato Anconetani che, con dedizione e passione, portò la compagine nerazzurra nei grandi palcoscenici italiani. Uno degli artefici di quell’impresa fu […]
Il Pisa, dopo un momento in cui si è temuto a ripetizione il peggio, ora può tornare a pensare al calcio giocato e, soprattutto, a sognare. Già, sognare come ai tempi del grande Pisa targato Anconetani che, con dedizione e passione, portò la compagine nerazzurra nei grandi palcoscenici italiani. Uno degli artefici di quell’impresa fu senza dubbio Arturo Vianello, difensore che tra fine anni ’70 ed inizio anni ’80 ha militato al Pisa per 5 stagioni. Contattato in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it, Vianello è tornato a parlare del suo rapporto con la piazza nerazzurra. Ecco l’intervista completa:
Ciao Arturo, volevo chiederti qual è il tuo rapporto attuale con la piazza di Pisa piazza alla quale hai portato gioie in un periodo d’oro?
“A Pisa sono ricordato e ciò mi fa un piacere immenso; i tifosi hanno un buon ricordo di me e me lo dimostrano con varie manifestazioni d’affetto, non ultima quella al mio compleanno qualche giorno fa con cui sono stato ricoperto di auguri. A Pisa ho vissuto 5 anni fantastici e credo di aver dato abbastanza per meritare questo affetto reciproco per cui ancora adesso sono ricompensato”
Con la nuova dirigenza si parla di un progetto di ristrutturazione ed ampliamento per l’Arena Garibaldi. PEnsi sia necessario quanto progettato da Corrado?
“Credo che per l’Arena bisogna fare lavori di ristrutturazione più che di ampliamento perché la struttura è vecchia. Se il Pisa va bene lo stadio lo riempi sempre ed in ogni categoria perché i pisani amano la squadra in modo viscerale quindi non è questo il problema. Indubbiamente, a livello logistico, l’Arena non è il massimo ma il fascino che quello stadio ha in Italia ha pochi eguali un po’, per fare un esempio, il fortino che la Sambenedettese aveva ai suoi tempi. Secondo me, quindi, l’Arena deve rimanere dov’è anche per evitare di far “mangiare” un po’ tutti in caso di nuovo stadio”.
Chiosa sulla Spal: hai giocato a Ferrara per due stagioni. Che ricordi hai dei tifosi?
“A Ferrara, così come a Pisa, la gente vive per la Spal. Dal punto di vista societario la dirigenza ha lavorato bene in questi anni al di là dei risultati straordinari che stanno arrivando ora. Magari pensavano di voler fare un passo più piccolo ma data la situazione la società , son sicuro, nei prossimi anni cercherà di arrivare in Serie A tramite il progetto”.