12 Settembre 2018

ESCLUSIVA PSB – Binda (GdS): “La FIGC ne esce a pezzi, il sistema è insostenibile”

RIPESCAGGI SERIE B FIGC- Al termine di un’estate infuocata, vissuta tra tribunali e ricorsi, nella giornata di ieri la sentenza del Collegio di garanzia del Coni ha messo un punto sulla questione ripescaggi della Serie B: il campionato cadetto proseguirà a 19 squadre. Tanti, però, rimangono gli interrogativi sulle scelte adottate dalle massime cariche istituzionali […]

Nicola binda, giornalista per la Gazzetta dello Sport

RIPESCAGGI SERIE B FIGC- Al termine di un’estate infuocata, vissuta tra tribunali e ricorsi, nella giornata di ieri la sentenza del Collegio di garanzia del Coni ha messo un punto sulla questione ripescaggi della Serie B: il campionato cadetto proseguirà a 19 squadre. Tanti, però, rimangono gli interrogativi sulle scelte adottate dalle massime cariche istituzionali del calcio italiano, e non solo, lungo tutta la stagione estiva. A tal proposito la redazione di PianetaSerieB ha contattato Nicola Binda, famosissima firma de “La Gazzetta dello Sport”.

 

Riavvogliamo il nastro e andiamo a giugno. Il Cesena, in difficoltà da tempo, fallisce; la segue il Bari inaspettatamente, mentre l’Avellino, tra tanta confusione, non riesce a presentare una fideiussione da quasi un milione. 3 grandi piazze spariscono, colpa del sistema calcio insostenibile e cieco alle avvisaglie, o colpe delle singole società?

“La colpa è di un sistema poco in linea con i tempi. L’Italia non è più un Paese che può assicurare più di cento imprenditori disposti a investire nel calcio senza avere certezze, e il calcio professionistico non può essere così ampio. Per restarci qualche società fa il passo più lungo della gamba, magari in qualche caso ha anche avuto gestioni poco lungimiranti, quindi le colpe sono anche di questi soggetti. Ma in generale è la sostenibilità del calcio a non funzionare, almeno nelle categorie sotto alla Serie A: trovo assurdo che investano più risorse i presidenti di B e C di quelli della massima serie, che al contrario sono stipendiati e non sono costretti a fare aumenti di capitale potendo godere di abbondanti contributi”.

 

Quando inizia la guerra nei tribunali si configura un blocco che sembra molto coeso: Lega B e Figc nella persona del commissario Fabbricini. La Lega ha approfittato della straordinarietà della direzione Fabbricini, imponendosi nelle decisioni o c’è realmente una visione complessiva in Federazione?

“Fabbricini ha accolto il grido di allarme della B. Mai è successo che saltassero tutte insieme tre società, la crisi è evidente. I presidenti non ce la fanno più e hanno chiesto questo colpo di mano per sentirsi più coperti economicamente. Fabbricini, con un provvedimento contro le norme, ha accolto questo allarme, ma alla fine non so se la categoria ha effettivamente tratto un vantaggio consistente”.

 

Che tipo di scelta è stata quella di Balata e della Lega, con l’avallo di Fabbricini? In molti si chiedono se sia stata solo una scelta di comodo legata ad interessi economici.

“In 19 la fetta di risorse da spartirsi è più ampia, ma alla fine conti alla mano si tratterà di qualche centinaio di migliaia di euro: poco per bilanci di qualche milione, molto a livello simbolico. Le società soffrono. S’è visto anche per l’accordo televisivo: Sky avrebbe offerto molto di meno, meglio quindi prendere i soldi di Dazn che erano di più. Anche in questo caso, però, c’è da chiedersi se ne sia valsa la pena, perché Dazn per il momento non ha ancora un palinsesto che esalti la bellezza del torneo e la stessa formula-spezzatino non è accattivante come quella precedente”.

 

Fabbricini di tutta fretta cambia 3 articoli delle Noif che permettono la “legalizzazione” della B a 19. Questo significa che le regole possono essere modificate a piacimento? Come esce la Figc da questa vicenda?

Malissimo. Il provvedimento è evidentemente e a detta di tutti un obbrobrio giuridico, e infatti credo che le conseguenze nei tribunali non sportivi saranno pesanti“.

 

Da un punto di vista prettamente sportivo, la buona notizia è che i campionati si vincono in campo e non nei tribunali. Le 6 società in Lega Pro, richiedenti il ripescaggio, hanno esasperato toni e richieste? Addirittura il Catania che arriva a denunciare penalmente il Commissario per abuso d’ufficio, ha esagerato?

“Ognuno ha giocato le sue carte e io rispetto l’attività e la competenza dei legali, che hanno valutato le migliori strategie. I ripescaggi sono un’opportunità concessa dal regolamento, dal momento che sono previsti vanno applicati. Anche se le norme sulla materia sono decisamente inefficaci e vulnerabili, insomma fatte male”.

 

Il campionato parte con due giornate ma ancora il Collegio di Garanzia del Coni non si pronuncia. Tutti a definire “insensata” la partenza. Ora, invece, ha avuto ragione Balata a non voler aspettare e bloccare il campionato?

“La Lega B è voluta partire in fretta perché aveva ottenuto quello che voleva, ossia restare a 19. Se una Lega non fa partire il suo campionato, la brutta figura la fa la Figc e sicuramente Balata non voleva questo, visto che Fabbricini aveva accolto l’istanza delle sue società”.

 

Dobbiamo aspettarci ancora novità o dal prossimo weekend potremo tornare a parlare solo di calcio?

“Questa storia non finirà qui, ci saranno ancora molte pagine da scrivere, ma per quello che riguarda il campionato a questo punto si può ipotizzare che si finirà la stagione con 19 squadre, senza dimenticare che oltre alle 5 domande di ripescaggio sono aperte anche le istanze di Avellino ed Entella, che chiedono la riammissione. Insomma, un grande caos. Che si riproporrà la prossima estate, quando bisognerà capire se si torna a 22 (ma come?) o si resta a 19 (con quale conforto giuridico?). Quindi dal 22 ottobre, quando ci sarà il nuovo presidente federale, bisognerà solo augurarsi che tra i primissimi punti all’ordine del giorno abbia la riforma dei campionati, per evitare uno scempio come quello di quest’estate”.

 

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