Salernitana, Fabiani: “Non ci aspettiamo regali, abbiamo combattuto contro tutto e tutti”
FABIANI SALERNITANA – Angelo Fabiani, direttore sportivo della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni evidenziate dal Corriere dello Sport: “Il campionato termina tra centottanta minuti. Martedì al 94′ eravamo quarti per effetto della differenza reti, poi in un minuto siamo balzati al secondo posto in classifica. Ci fanno piacere questi attestati di stima da parte dei […]
FABIANI SALERNITANA – Angelo Fabiani, direttore sportivo della Salernitana, ha rilasciato alcune dichiarazioni evidenziate dal Corriere dello Sport: “Il campionato termina tra centottanta minuti. Martedì al 94′ eravamo quarti per effetto della differenza reti, poi in un minuto siamo balzati al secondo posto in classifica. Ci fanno piacere questi attestati di stima da parte dei nostri tifosi, che gioiscono dopo anni di delusioni, ma occorre la giusta moderazione soprattutto in questo frangente.
Non posso mai dimenticare che due anni fa il Pescara, all’ultima giornata, pur non avendo più niente da chiedere al campionato ci condannò a giocare i playout. Ecco perché non ci aspettiamo nulla da nessuno, quello che abbiamo fatto fin qui ce lo siamo guadagnati con il sudore. Abbiamo combattuto contro tutto e tutti e così faremo anche contro l’Empoli e il Pescara. Ho sentito qualche presidente dire: “Speriamo che l’Empoli si comporti sportivamente”. Forse la stessa dichiarazione dovrebbe farla anche per il turno successivo.
Empoli? Affronteremo una grande squadra che non ci farà sconti. Se la Salernitana riuscirà a ottenere il massimo risultato, sarà ancora più bello perché nessuno ci ha mai regalato nulla. Non so se da altre parti si può dire la stessa cosa. Le telefonate in TV? Non andiamo dietro a queste chiacchiere di bottega, lasciateli parlare. Sono chiacchiere e distintivo. E forse anche qualche illazione. Mi auguro che questo blaterare riguardi anche l’ultima partita. In genere chi parla non ha nulla da dire.
Due punti di vantaggio possono essere tanti o pochi. C’è la questione degli scontri diretti, ci sono altri incroci, non si può gestire un vantaggio così risicato. Far passare il messaggio che è tutto facile è assolutamente sbagliato. Siamo arbitri del nostro destino: noi avremo una gara difficilissima, ma anche il Monza a Cosenza e il Lecce con la Reggina. La designazione arbitrale? Non possiamo concentrarci su questo, bensì su noi stessi. Dobbiamo scendere in campo con la stessa determinazione del primo tempo col Monza e degli ultimi cinque minuti col Pordenone. Lotito? Era al telefono con me al momento del rigore di Tutino, vi lascio immaginare l’urlo di gioia. Per la proprietà sarebbe il coronamento di un sogno, come per me, per i tecnici, per i calciatori e per tutti i tifosi. Riportare la Salernitana nel calcio che conta sarebbe fantastico. E questo deve essere un motivo in più per dare il massimo“.