20 Maggio 2020

ESCLUSIVA PSB – Venezia, Lupo: “Ribadita la volontà della Federazione, ma i dubbi restano”

FABIO LUPO VENEZIA – Il Consiglio Federale odierno ha ribadito la volontà di permettere al calcio italiano di ripartire. Fabio Lupo, direttore sportivo del Venezia, raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni ha detto la sua circa l’incontro odierno. Direttore, come commenta quanto manifestato dal Consiglio Federale? “Ci atteniamo a quanto stabilito, seppur quella odierna sia […]

FABIO LUPO VENEZIA – Il Consiglio Federale odierno ha ribadito la volontà di permettere al calcio italiano di ripartire. Fabio Lupo, direttore sportivo del Venezia, raggiunto in esclusiva dai nostri microfoni ha detto la sua circa l’incontro odierno.

Direttore, come commenta quanto manifestato dal Consiglio Federale?

Ci atteniamo a quanto stabilito, seppur quella odierna sia una pronuncia abbastanza scontata in rapporto a quelle che sono state le ultime evoluzioni, soprattutto per quanto concerne la Serie A. Ad ogni modo, è una decisione che non cambia molto la situazione. Innanzitutto, manca un protocollo per le partite, bisogna chiarire la fattibilità di quello per gli allenamenti, non è stato deciso nulla in merito ai tesseramenti, ad esempio, dei giocatori in scadenza e sono necessari chiarimenti per i calciatori in prestito. Le perplessità non mancano, ergo è stata una decisione di principio, ma nei contenuti va modellata. Il Venezia si farà trovare pronto e ci adopereremo in relazione alle nostre possibilità. Al momento, come detto, il protocollo degli allenamenti per la Serie A non può essere considerato tale per la Serie B. Non mancano le zone d’ombra, quest’oggi è stata semplicemente confermata la volontà della Federazione di concludere i campionati, seppur fosse già abbastanza chiara“.

Nelle scorse settimane evidenziò proprio le zone d’ombra presenti nel protocollo. La cadetteria ha chiesto un elaborato ad hoc: in cosa crede che le misure debbano differire tra Serie A e Serie B?

In primis sui tamponi, perché è stata sancita una disponibilità che, invece, è tutta da verificare, per giunta qualora andassero effettivamente fatti ogni quattro giorni. Il nodo quarantena, inoltre, non è stato ancora sciolto: non tutti hanno a disposizione le strutture per poter organizzare un simile periodo di quattordici giorni. Ecco che sorgono, dunque, delle perplessità. Il Venezia si sta organizzando, ma non sarà semplice portare un gruppo squadra di 60 persone in ritiro per due settimane. Su questi punti bisogna discutere e renderli attuabili in Serie B. Tutti ci auguriamo che la curva epidemiologica continui a scendere e permetta un’attuazione più praticabile del protocollo“.

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