20 Dicembre 2018

ESCLUSIVA PSB – Finotto: “Obiettivo doppia cifra. Venturato? Ecco le differenze con Semplici”

FINOTTO CITTADELLA – Elemento fondamentale dello scacchiere di Venturato ed autore di 5 reti in campionato, Mattia Finotto è uno dei perni del Cittadella, squadra rodata e difficilissima da affrontare. Per parlare del cammino dei veneti la redazione di pianetaserieb.it ha raggiunto in esclusiva proprio l’attaccante ex SPAL e Ternana. Buonasera Mattia, che impressione ti […]

FINOTTO CITTADELLA – Elemento fondamentale dello scacchiere di Venturato ed autore di 5 reti in campionato, Mattia Finotto è uno dei perni del Cittadella, squadra rodata e difficilissima da affrontare. Per parlare del cammino dei veneti la redazione di pianetaserieb.it ha raggiunto in esclusiva proprio l’attaccante ex SPAL e Ternana.

Buonasera Mattia, che impressione ti ha fatto Venturato, tecnico stimatissimo in Serie B?

“Ho solo notato aspetti positivi di Mister Venturato: anche negli anni passati la squadra andava bene ed in questa stagione stiamo continuando sul piano del bel gioco e dei risultati. Sto constatando in prima persona la volontà del Mister di voler giocare sempre palla a terra, tenere il pallino del gioco ed avere delle idee precise. In campionato, non a caso, abbiamo perso solo due partite e mai nessuno ci ha messo sotto più di tanto”.

Puoi tracciare similitudini e differenze con Semplici, tuo ex tecnico alla SPAL?

“Hanno moltissime cose in comune. Una differenza, però, c’è nel modo di difendersi: Mister Semplici aspettava gli avversari a centrocampo concedendo loro il pallino della manovra mentre Venturato chiede un pressing alto che inizia sin da noi attaccanti sul loro portiere. Per il resto le idee sono simili ed anche i metodi di allenamento”.

Obiettivi personali?

“Quello della doppia cifra è il principale: per un attaccante è sempre un obiettivo primario. Ho fatto 5 gol, in qualche occasione potevo fare di più ma speriamo di riuscire a perseguire questo obiettivo”.

I tifosi ti apprezzano per l’impegno che metti in campo, sei orgoglioso di ciò?

“Questo è il mio modo di giocare: correre tanto, aiutare in fase difensiva; negli anni passati facevo molto questo e magari in fase realizzativa ero meno presente ed agli occhi di tutti potevo passare per un attaccante che non faceva gol. Quest’anno ho incrementato la mia capacità realizzativa e ciò mi gratifica perché nei fatti l’attaccante deve buttarla dentro”.