25 Settembre 2017

Frosinone, Salvini: “Penalizzati dall’arbitraggio, non possiamo stare sempre muti”

Frosinone, Salvini – Parole che sanno di sfogo quelle apprese dal sito ufficiale del Frosinone, il protagonista è il Responsabile dell’Area Tecnica del Frosinone, Ernesto Salvini,il quale ha tenuto a precisare come gli errori arbitrali stiano sfavorendo i ciociari. Ecco le sue parole apprese da frosinonecalcio.com: “Credo di poter affermare che sono totalmente confermate, facendo anche i […]

Frosinone, Salvini – Parole che sanno di sfogo quelle apprese dal sito ufficiale del Frosinone, il protagonista è il Responsabile dell’Area Tecnica del Frosinone, Ernesto Salvini,il quale ha tenuto a precisare come gli errori arbitrali stiano sfavorendo i ciociari. Ecco le sue parole apprese da frosinonecalcio.com: “Credo di poter affermare che sono totalmente confermate, facendo anche i conti con il periodo breve sulle quali sono parametrate. Perché non dobbiamo dimenticare che c’è stato anche un incidente di percorso’, praticamente all’avvio dello stesso e mi riferisco all’espulsione di Federico Dionisi a Vercelli ed alla sua squalifica per tre giornate. Al di là della sua assenza dal campo di questo grande calciatore, oltre le giornate delle tre gare non disputate che comunque incidono sulla condizione fisica del ragazzo costretto a fermarsi, l’aspetto che più ha penalizzato è stato il conseguente stop imposto all’evoluzione del modulo che prevedeva l’impiego dei ‘tre tenori’. Particolare che ha inevitabilmente indotto il tecnico Longo a dover trovare soluzioni alternative, interrompendo il processo di crescita dell’assetto con il quale il gruppo aveva lavorato per circa 40 giorni e che avrebbe aiutato il perfezionamento di questo modulo. A questo aggiungiamo anche l’infortunio occorso a Paganini, permettetemi di mandargli un abbraccio grande a nome di tutti. Dal punto di vista umano una vera mazzata, che ha mandato in difficoltà il processo di crescita tattico. Poi c’è un’altra sottolineatura da fare: le imprecisioni non ascrivibili a noi. Mi riferisco al calcio di rigore al 1′ della ripresa (braccio destro di Pajac lontano dal corpo sul cross da destra di Matteo Ciofani, piedi del grifone piantati sulla linea dell’area grande, ndr), al fuorigioco inesistente (fischiato a Dionisi al 14′ della ripresa, ndr) ed alla gestione dei cartellini. Solitamente non sono d’accordo sul fatto di parlare delle ‘questioni’ arbitrali nell’immediato dopo gara, sia da parte dei giocatori che dei tecnici. In questo caso mi sento di dire, sia per i modi corretti utilizzati e sia in conseguenza dei precedenti di Pescara (gol del 2-0 abruzzese partito da azione irregolare, gol del 4-3 giallazzurro regolarissimo ma annullato, ndr), che bene ha fatto Longo a parlarne. Ma non per rafforzare il concetto che chi alza la voce, segnalando le sviste dei direttori di gara, alla fine pensa per il futuro di condizionarne l’operato ma almeno per far capire che ci sforziamo a stare muti ma non siamo ciechi”.