Frosinone, Stirpe: “Salvini sarà responsabile area tecnica, puntiamo ad un campionato tranquillo”
Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone ha parlato stamattina in conferenza stampa per mettere la parola fine alla stagione 2016/17. Ecco le sue parole, raccolte da Tuttofrosinone.com: “”La sconfitta contro il Carpi lascia delusione e dispiacere, soprattutto per gli sforzi che sono stati profusi con i risultati seguenti non sono stati adeguati. Posso accettare ma non condividere le critiche […]
Maurizio Stirpe, presidente del Frosinone ha parlato stamattina in conferenza stampa per mettere la parola fine alla stagione 2016/17. Ecco le sue parole, raccolte da Tuttofrosinone.com: “”La sconfitta contro il Carpi lascia delusione e dispiacere, soprattutto per gli sforzi che sono stati profusi con i risultati seguenti non sono stati adeguati. Posso accettare ma non condividere le critiche che stiamo ricevendo in questi giorni: bisogna guardare sempre il bicchiere mezzo pieno. Non mi sono piaciuti tanti giudizi e tante inesattezze che sono conseguite all’eliminazione dai playoff. Ringrazio Marino per il lavoro che ha fatto, voglio ringraziare la squadra e anche i dirigenti per come si sono impegnati in questa stagione. Le novità societarie? Ernesto Salvini sarà il responsabile dell’area tecnica, quindi si occuperà solo ed esclusivamente di calcio. C’è un neo arrivato in società: si tratta di Salvatore Gualtieri, che si occuperà dei rapporti con Federazione, Lega Serie B etc. Il nuovo tecnico? Non posso ufficializzarlo, perché ancora non ci sono proprio tutte le condizioni per poter dire chi sarà il successore di Marino. Obiettivi della società? Proviamo a fare il meglio di ciò che possiamo fare: restare nella parte sinistra della classifica, ovvero fare un campionato sicuramente ‘tranquillo’. L’obiettivo per la prossima stagione sarà questo, unito a quello di andare sempre più a sviluppare un movimento che tragga la sua linfa dal settore giovanile. Il Frosinone ha attualmente 7/8 giocatori di grande livello per la nostra realtà. Per privarci di questi giocatori occorrono tre cose: una richiesta, la volontà del giocatore e la volontà della società. Attualmente non c’è nessuno di questi elementi per nessun componente della rosa”.