Monza, Galliani: “Non sono nemico della Salernitana. Lotito è mio amico da una vita”
GALLIANI MONZA SALERNITANA – “C’è una cosa importante, che ci tengo a dire subito: io non sono nemico della Salernitana, né della piazza e né della società”. Esordisce così Adriano Galliani ai microfoni de La Città. L’amministratore delegato del Monza poi prosegue: “L’assemblea di Lega B ha votato quella che ritengo essere la soluzione migliore, fermando il campionato […]
GALLIANI MONZA SALERNITANA – “C’è una cosa importante, che ci tengo a dire subito: io non sono nemico della Salernitana, né della piazza e né della società”. Esordisce così Adriano Galliani ai microfoni de La Città. L’amministratore delegato del Monza poi prosegue: “L’assemblea di Lega B ha votato quella che ritengo essere la soluzione migliore, fermando il campionato per una settimana e dando la possibilità di completare i recuperi. La Salernitana la pensava diversamente e propendeva per giocare altre due giornate prima dell’interruzione. Ma come avrebbe fatto il Pescara a recuperare tre partite?”.
La domanda è un’altra, però: cosa accade ora se il Covid impone altri rinvii? In sostanza: qual è il piano-B della Lega B?
“Non sono io il presidente di Lega e mi limito a commentare quel che è stato fatto. A mio giudizio è stata presa la decisione più giusta per salvare il finale di campionato. Con Empoli-Chievo e Pescara-Entella tutte le squadre hanno disputato lo stesso numero di incontri a quattro giornate dalla fine”.
La Salernitana ha il tecnico Castori positivo al Covid, se emergono altri contagi che si fa?
“C’è un regolamento che dà diritto al jolly se vi sono otto positivi. Non dimentichiamoci che parliamo di una stagione particolare, perché il mondo intero, non solo il calcio, sta vivendo qualcosa di impensabile”.
E quel protocollo firmato da tutti i club? Non ritiene che sia stato scritto con delle “lacune”, ad esempio in merito all’intervento delle Asl?
“Il problema non sono le regole, è il Covid. Io l’ho avuto, ho rischiato la vita. So di cosa parlo. Da un anno la pandemia ha cambiato tutto, oggi i medici curano meglio rispetto all’inizio, abbiamo attraversato e stiamo vivendo ancora qualcosa di inimmaginabile”.
Insomma, c’era un’idea per mandare avanti il calcio ma poi la situazione è sfuggita di mano…
“Non ho usato questa espressione. Dico che il Covid ha messo in ginocchio l’economia mondiale, e quindi anche
il calcio. Ognuno ha cercato le soluzioni migliori per limitare i danni”.
Però la serie B, come lei prima accennava, concedeva un jolly. Poi, per non fermare il campionato, il 3-0 a tavolino. Quel che accadde per Salernitana-Reggiana. E quel giorno volarono critiche e giudizi. Anche da parte di Galliani…
“Nulla contro la Salernitana, ma perdere a tavolino perché c’è un focolaio Covid non lo ritenevo e non lo ritengo giusto. Infatti, dopo che il Collegio di Garanzia del Coni s’è pronunciato per la disputa di Juventus-Napoli, le gare vengono rigiocate. Ha parlato poco fa di Empoli-Chievo: bene, anche i toscani erano in quarantena, i clivensi si sono presentati in campo e poi hanno fatto ricorso. Ed è stato rigettato proprio per le ragioni di cui stavo parlando”.
Va da sé che le attenzioni riservate al Chievo non siano state le stesse. A Salerno ci si chiede: perché Galliani parlò in quel modo a ottobre anche se il Monza non era interessato alla vicenda?
“È riduttivo porsi questa domanda. Perché Adriano Galliani non è soltanto l’amministratore del Monza, dove il mio amico Silvio Berlusconi anche su mio impulso ha deciso di rientrare nel calcio. Io sono in questo mondo dagli anni Settanta. Ho parlato per i miei trascorsi nel Milan, da presidente di Lega di serie A, per le esperienze fatte in campo internazionale. Insomma, ho parlato da uomo di calcio. Ripeto, contro nessuno. E intendo assolutamente stemperare i toni con Salerno. Inoltre tutti sanno che sono amico di Claudio Lotito da una vita. L’ho visto anche il giorno in cui ha comprato la Lazio”.
Era il 2004. Un anno dopo la Salernitana di allora tentò, invano, di evitare il fallimento ricorrendo allo stesso appiglio, il cosiddetto “spalma-debiti”. Ricorda?
“Ricordo bene il presidente dell’epoca, Aniello Aliberti, pure lui era ed è un mio amico. E ora come allora non c’era, da parte mia, alcuna rivalità con la Salernitana”.
Però in assemblea la contrapposizione oggi esiste…
“La si può pensare diversamente, non ho mai preteso di trovare tutti d’accordo”.
Se li aspettava, lassù in classifica, i granata di Castori?
“Non conoscevo da vicino i valori delle altre formazioni di questa serie B, non so dire se e quanto la Salernitana sia stata una sorpresa. Però faccio i complimenti alla squadra per il gran campionato che sta facendo”.
E sul big match di sabato all’Arechi?
“Si affrontano la terza e la quarta in classifica a quattro giornate dalla fine. Sarà una gran bella partita. Viviamola come tale”.