Como, Gattuso: “Avverto l’affetto della città ed è bellissimo. Serie B? Se mi chiederanno di continuare sono pronto”
GATTUSO COMO AFFETTO – Giacomo Gattuso, allenatore del Como fresco di promozione in Serie B, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. “A livello professionale quella della promozione è stata la giornata più felice della mia vita. Qui sono cresciuto, ho fatto tutto il Settore Giovanile e sono diventato capitano della Prima Squadra. Conta molto l’aspetto umano, quello che […]
GATTUSO COMO AFFETTO – Giacomo Gattuso, allenatore del Como fresco di promozione in Serie B, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
“A livello professionale quella della promozione è stata la giornata più felice della mia vita. Qui sono cresciuto, ho fatto tutto il Settore Giovanile e sono diventato capitano della Prima Squadra. Conta molto l’aspetto umano, quello che io ho dato al club e il club ha dato a me. Sento l’affetto della città ed è bellissimo.
Anche da giocatore ho centrato questo traguardo coi lariani, ma quando sei in campo è diverso. Non partivamo favoriti quell’anno ma facemmo una grande cavalcata. Da mister cambia molto, sono stati mesi intensissimi. Subivo in modo forte le sconfitte ma ci siamo ripresi nel migliore dei modi. Quest’anno siamo riusciti a fare il calcio che volevamo e arrivare fino in fondo, battendo una squadra forte come l’Alessandria che veniva da sei successi consecutivi.
Sono stato 13 anni a Novara lavorando sempre coi giovani, ho avuto la soddisfazione di lanciarne diversi: da Faragò a Bruno Fernandes. Le richieste per lavorare altrove le ho avute ma ho sempre preferito la mia mansione. Ero un uomo della società e anche qui mi considero un uomo al servizio del Como. In Piemonte sono subentrato 4 volte come traghettatore e anche qui il destino sembrava lo stesso. Siccome vincevamo sempre, la scelta più giusta per tutti è stata andare avanti.
Serie B? Sono un uomo della società, ripeto. Se mi chiederanno di continuare sono pronto. Il contratto da collaboratore non è un problema. Desideravo tornare a casa e ringrazio il ds Ludi che me l’ha permesso. Con lui avevo già vinto un campionato di Primavera 2 a Novara. Poter lavorare in un club così ambizioso mi fa solo piacere. La differenza di valori rispetto alla cadetteria è forte, ma il direttore sa cosa serve e non è mio compito dirglielo.
La società è rappresentata da ex difensori grintosi come Ludi e Wise, ma il campo dice che segniamo tanto e prendiamo qualche gol di troppo. Ho privilegiato il gioco offensivo sapendo che qualche equilibrio poteva saltare, ho rischiato ma è andata bene e siamo stati premiati. Dopo la promozione ho ricevuto i complimenti di Corini e Tesser che mi hanno gratificato molto e anche quelli dello storico presidente del Como Benito Gattei. Ho molto apprezzato il gesto di Longo, mister dell’Alessandria, che è venuto a complimentarsi nello spogliatoio.”