Como, Gattuso: “La squadra ha dimostrato di avere identità. Orgoglioso di allenare questo club”
GATTUSO COMO – Giacomo Gattuso, allenatore del Como, si è raccontato alle colonne della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: «Bevute offerte ai tifosi ad ogni vittoria? La nostra società è dinamica e ha delle belle idee per i tifosi. Si tratta di un’iniziativa simpatica che non avevo mai sentito, magari altre società ci […]
GATTUSO COMO – Giacomo Gattuso, allenatore del Como, si è raccontato alle colonne della Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:
«Bevute offerte ai tifosi ad ogni vittoria? La nostra società è dinamica e ha delle belle idee per i tifosi. Si tratta di un’iniziativa simpatica che non avevo mai sentito, magari altre società ci imiteranno.
Sull’inizio dei suoi. Nelle prime gare abbiamo raccolto meno di quanto fatto vedere. Col Frosinone abbiamo fatto male, con l’Ascoli meritavamo di più. In merito all’ambientamento, dovevamo conoscere le potenzialità della squadra. Tanti sono nuovi e dovevamo capirci. Ora la squadra ha dimostrato di avere identità e in B ci possiamo stare bene. Un po’ come l’anno scorso: cammin facendo è cambiato l’obiettivo.
4-4-2? Abbiamo dato continuità a questo modulo anche attraverso il mercato. Non pensiamo solo a distruggere e non ho paura a mettere tanti giocatori offensivi in campo. Cerri e La Gumina? Molto forti. Insieme a Gliozzi e Gabrielloni formano un ottimo reparto, con caratteristiche diverse. Proprietà? Bravi a gestire i momenti difficili. Wise è un grande conoscitore di calcio e ci dà consigli utili. In rosa abbiamo tanti italiani, Ludi è stato bravo e poi i giocatori italiani sono più preparati tatticamente. Ho una grande fortuna e orgoglio ad allenare questo club. I tifosi mi fanno sentire forte e mi piacerebbe allenare il Como per tanti anni, ma non guardo solo ai miei interessi.
SPAL? Ferrara è una piazza bellissima. Dopo il ritiro facemmo la prima amichevole contro l’Inter e c’erano 20mila persone, fantastico. Rivedo volentieri Dickmann e Vicari, cresciuti con me nel Novara».