14 Settembre 2019

Gerbo e Ninkovic lanciano l’Ascoli, “notte fonda” per il Livorno

Gerbo e Ninkovic, sul finire dei due tempi, siglano il 2-0 che regala all’Ascoli la seconda vittoria in campionato e costringe il Livorno a subire la terza sconfitta. Successo assolutamente meritato per la formazione di Zanetti che però, dopo aver fallito più volte con Ardemagni il 2-0, deve ringraziare Lanni e, soprattutto, Di Gennaro. Il […]

Gerbo e Ninkovic, sul finire dei due tempi, siglano il 2-0 che regala all’Ascoli la seconda vittoria in campionato e costringe il Livorno a subire la terza sconfitta. Successo assolutamente meritato per la formazione di Zanetti che però, dopo aver fallito più volte con Ardemagni il 2-0, deve ringraziare Lanni e, soprattutto, Di Gennaro. Il portiere bianconero al 92° di piede ha evitato un pareggio che sembrava cosa fatta su Di Gennaro che si era presentato solo in area. E il difensore livornese già due minuti prima, dal limite dell’area piccola, aveva gettato al vento di testa l’opportunità per il pareggio.

Partita bella e dall’andamento strano quella giocata in un caldissimo (per le condizioni climatiche) Del Duca. Zanetti ha presentato una formazione molto rinnovata rispetto a quella delle due prime giornate, con l’esordio degli ultimi arrivati Padoin e Gravilon ma, a sorpresa, anche di Piccinocchi a centrocampo, con (vista l’assenza di Scamacca) Nimkovic e Chajia dietro ad Ardemagni. Schieramento più tradizionale per Breda che ha subito gettato nella mischia Braken e Brignola. Così, dopo l’occasione prima regalata (con un rinvio avventato) e poi sventata da Zima, nel primo tempo anche se l’Ascoli ha fatto più la partita, era proprio il Livorno che sembrava meglio messo in campo. In particolare Marsura e Brignola creavano non pochi problemi alla difesa bianconera (miracoloso a metà primo tempo Lanni su Marsura), mentre i bianconeri non riuscivano a giocare in scioltezza, affidando le proprie velleità offensive alle sgroppate di Padoin e agli spunti di un ispiratissimo Chajia. E proprio da una discesa dell’ex Juve e da un grande spunto del fantasista belga, sul finire del primo tempo è arrivato il gol del vantaggio di Gerbo.

Nella ripresa ci si attendeva la reazione del Livorno e invece a lungo si è visto solo l’Ascoli, più sciolto e più brillante nella manovra, ispirata anche da un Ninkovic molto cresciuto nel secondo tempo. Quasi un monologo per i bianconeri che hanno avuto solo il difetto di non chiudere la partita, pur avendo diverse opportunità, regalando così un finale di partita sconsigliato ai deboli di cuore. Alla fine, come detto, il risultato finale premia giustamente la formazione di Zanetti che dovrà comunque migliorare nella gestione della partita. Per il Livorno, invece, c’è poco da salvare dopo la terza sconfitta consecutiva e la terza partita senza reti

PRIMO TEMPO

Un po’ per necessità, un po’ per scelta, Zanetti rivoluziona l’Ascoli rispetto alle prime due uscite. Sono tre gli esordi tra i bianconeri, Gravillon al centro della difesa, Padoin a sinistra e Puccinocchi a centrocampo. Dove con Petrucci c’è anche Gerbo. Doppio trequartista, con Ninkovic e Chajia alle spalle di Ardemagni. Diverse novità, tutte in avanti, anche per il Livorno, con Breda che fa esordire subito Brignola e Braken, con Murilo e Marsura che completano il trio di trequartisti.

Meno di un minuto e l’Ascoli ha già l’opportunità per il vantaggio, su un erroraccio di Zima che rinvia proprio sui piedi di Pucino. Che da dentro l’area conclude quasi a colpo sicuro ma il portiere toscano si riscatta e, in tuffo, riesce a respingere. Dopo l’occasione iniziale, la formazione di Zanetti prova subito a fare la partita, fa girare palla ma non trova varchi. Con il passare dei minuti cresce il Livorno che al 20° si fa vedere per la prima volta in area bianconera, con un bel cross tagliato dalla tre quarti di Bogdan su cui né Murilo né Braken riescono ad arrivare. Al 28° grande azione personale di Chajia che si accentra, supera un paio di avversari e conclude dal limite, con palla di poco alta sopra la traversa.

Al 34° Livorno ad un passo dal vantaggio con Marsura che prende palla sulla tre quarti e, indisturbato, dal limite scaglia un sinistro angolatissimo sul quale Lanni si supera, riuscendo a respingere a mano aperta in tuffo, con Murilo che in acrobazia non trova, a due passi dalla porta, la replica che sarebbe stata vincente. Ancora Marsura protagonista al 37°, l’esterno amaranto si accentra, supera due avversari e da ottima posizione, al limite dell’area, calcia troppo centrale, con Lanni che non ha problemi a bloccare. Proprio nel momento migliore degli ospiti a sorpresa è l’Ascoli a passare. E’ il 43° quando, ancora sulla sinistra, Padoin serve Chaija che avanza, supera con facilità un avversario e, dalla linea di fondo, mette dietro un assist perfetto per Ninkovic. La conclusione a colpo sicuro del serbo, però, viene involontariamente respinta a due passi dalla porta da Ardemagni, la difesa livornese riesc  e a rinviare ma sui proprio sui piedi di Gerbo che, dal limite, di sinistro trova l’angolo dove Zima non può neppure provare di arrivare.

Su un violento destro di Gerbo dal limite, deviato fuori ancora da Ardemagni, si chiude la prima frazione.

SECONDO TEMPO

La ripresa si apre senza novità nelle due formazioni e con il Livorno che prova subito a spingere. Ma è l’Ascoli a divorarsi la più clamorosa delle occasioni con Ardemagni che a due passi dalla porta ormai sguarnita, dopo un perfetto assist di Ninkovic, di testa manda incredibilmente fuori. Gli ospiti provano a fare la partita ma i bianconeri controllano senza problemi e, negli spazi, mettono in mostra un calcio di qualità. Chajia dopo 10 minuti manda a lato dopo una bella azione in velocità, Poi, dopo un paio di ripartenze sciupate per errori nell’ultimo passaggio, al 20° solo un miracolo di Zima nega ad Ardemagni il raddoppio al termine di un’azione di forza del centravanti bianconero. Dopo una prima frazione non brillantissima ora è Ninkovic a salire in cattedra. Al 28° il fantasista serbo con uno splendido filtrante serve Cavion che, solo davanti al portiere, invece di concludere prova l’assist di testa per Ardemagni ma la difesa livornese si salva.

Solo dopo la mezzora, esattamente al 33° si vede in avanti il Livorno con uno spunto di Marsura che chiede e ottiene il triangolo da Murilo ma, dal limite dell’area, conclude debolmente e Lanni può bloccare. Due minuti dopo ennesima occasione per chiudere la partita sui piedi di Ardemagni che, servito bene da Piccinocchi, da dentro l’area di rigore conclude a lato. Dopo aver sprecato tanto l’Ascoli nel finale rischia la clamorosa beffa. Breda manda avanti Di Gennaro che al 45°, dopo una mischia in area, all’altezza dell’area piccola ha sulla testa la palla per il pareggio ma amnda incredibilmente alto. Ancora più clamorosa è l’occasione che lo stesso difensore livornese si divora due minuti dopo. Su un lancio da centrocampo la difesa bianconera sale male (Andreoni tiene tutti in gioco), Gravillon poco fuori area si addormenta e si fa soffiare la palla da Di Gennaro che, con a fianco Marsura, si presenta davanti a Lanni. Il difensore del Livorno opta per la conclusione ma il portiere bianconero miracolosamente di piede salva la vittoria dell’Ascoli. Che proprio negli ultimi secondi, con il Livorno tutto in avanti, trova il 2-0 con un rasoterra di Ninkovic da dentro l’area.

TABELLINI

Ascoli (4-3-1-2): Lanni, Pucino, Brosco, Gravillon, Padoin (61° Andreoni), Petrucci, Piccinocchi (82° Brlek), Gerbo (56° Cavion), Ninkovic, Chajia, Ardemagni. All. Zanetti

Livorno (4-2-3-1): Zima, Morganella (55° Del Prato), Di Gennaro, Bogdan, Gasparro, Luci, Agazzi, Marsura, Murilo, Brignola (59° Marras), Braken (69° Porcino). All. Breda

Arbitro: Rapuano

Marcatori: 43° Gerbo, 96° Ninkovic

Ammoniti: Gerbo, Chajia, Morganella, Gasbarro, Marras, Gavrillon