Gianluca Gaetano e il Momentum
GIANLUCA GAETANO CREMONESE – Nella Cremonese che vince e convince, diverte e ispira, il talento è il fil rouge che collega le sensazioni positive che genera talta qualità messa insieme e migliorata dall’intelligenza di un allenatore, Fabio Pecchia, che ha tessuto con maestria da sarto quello che è risultato essere il miglior abito da far […]
GIANLUCA GAETANO CREMONESE – Nella Cremonese che vince e convince, diverte e ispira, il talento è il fil rouge che collega le sensazioni positive che genera talta qualità messa insieme e migliorata dall’intelligenza di un allenatore, Fabio Pecchia, che ha tessuto con maestria da sarto quello che è risultato essere il miglior abito da far indossare ai suoi calciatori. Una squadra brillante, energica, propositiva, consapevole giornata dopo giornata.
Gianluca Gaetano, talento e tanto altro
Tanti sarebbero da elogiare, con qualcuno è stato già fatto. La Cremo sta mettendo in mostra giocatori giovani, ambiziosi e qualitativamente notevoli. Uno di questi, (quasi) alla terza stagione in grigiorosso, è indiscutibilmente Gianluca Gaetano.
Riordinare i pensieri sull’estroso classe 2000 di proprietà del Napoli è piacevolmente complesso, perché il suo modo di stare in campo è nettamente scollegato alla compostezza che mostra al di fuori. Gianluca parla poco, non ama rilasciare interviste, è lucidamente focalizzato sul campo e non si lascia trascinare dalle fluttuazioni generate dai giudizi. Una coscienza calcistica voluta, nitida, dosata, che sul rettangolo verde viene ribaltata da un protagonismo tecnico-tattico che può essere tranquillamente definito sfavillante: Gaetano è un concentrato di tecnica, dinamismo, estro, propensione alla giocata. Sa di avere le luci su di sé, ma è un’attenzione che accetta e che sembra funzionare da stimolo per incoraggiarlo ulteriormente a distribuire pennellate di calcio.
Sette gol, quattro assist, inquantificabili gemme di talento. L’ultima, contro il Cosenza, è un manifesto di imprevedibilità. Vedere giocare Gaetano restiuisce l’impressione che il ragazzo sia caratterizzato da una sorta di Momentum, un algoritmo che nei videogiochi influenza l’andamento di determinati momenti – appunto – di partita. Non si sa quando, ma si è consapevoli che accadrà: arriverà il frangente in cui Gianluca prenderà palla e farà qualcosa di fantastico ed efficace.
L’estetica è tanto una componente quanto una conseguenza delle sue scelte di gioco: difficilmente il pallone viene trattato in maniera banale, ma questo non vuol dire che il classe 2000 ricerchi artifici superflui. Il suo estro è instradato verso la concretezza, l’utilità e il supporto alla manovra. Al contempo, la bontà del suo operato è agevolata dalla possibilità di poter duettare con giocatori che parlano la sua lingua, quali Fagioli, Zanimacchia, Buonaiuto e Castagnetti, per lasciarsi andare a qualche nome. Una coralità che rompe le etichette dei ruoli, dato che nello schieramento della Cremonese non è raro, anzi è usuale, vedere proprio Gaetano e Fagioli alternarsi e ondeggiare tra la trequarti e la linea mediana in base alle letture inividuali, che i due hanno oramai incastonato in una conoscenza reciproca che tanto bene fa alla squadra.
Parlare di futuro, con la Cremo così (piacevolmente) in balia della lotta per la promozione diretta, risulterebbe probabilmente fastidioso, ma una cosa è certa: indipendentemente dall’epilogo dell’annata in corso, siamo al cospetto di un giocatore che nella prossima stagione potrà – e dovrà – giocare in Serie A.