Good(B)ye 2016 – Salernitana, un anno di alti e bassi
Dopo la promozione in Serie B, la Salernitana era considerata piazza (anche economicamente parlando) pronta addirittura al doppio salto di categoria. Nel primo anno di cadetteria, invece, la squadra granata ha faticato e non poco per salvarsi. Basti pensare che il mantenimento della categoria è arrivato soltanto attraverso il play out col doppio confronto abilmente […]
Dopo la promozione in Serie B, la Salernitana era considerata piazza (anche economicamente parlando) pronta addirittura al doppio salto di categoria. Nel primo anno di cadetteria, invece, la squadra granata ha faticato e non poco per salvarsi. Basti pensare che il mantenimento della categoria è arrivato soltanto attraverso il play out col doppio confronto abilmente vinto contro il Lanciano (club che in seguito alla retrocessione sul campo, è fallito e scomparso dai professionisti).
Inutile negarlo, alcune decisioni per il club campano dipendono anche dal futuro della Lazio. Tutti in città erano certi: Simone Inzaghi doveva essere il nuovo tecnico della Salernitana. Poi alla Lazio è successo qualcosa di inaspettato: Bielsa, dopo aver firmato il contratto, decide di non volersi più sedere sulla panchina biancoceleste. Le conseguenze di questa decisione coinvolgono anche i granata, dunque il patron Lotito richiama Inzaghi sulla panchina laziale e alla Salernitana viene scelto Sannino.
Le cose sin da subito non vanno bene e i risultati tardano malamente ad arrivare. Sembra essere un campionato quasi fotocopia a quello precedente, ma questa volta le ambizioni a inizio anno erano altre.
Il 1° dicembre Sannino rassegna le dimissioni e al suo posto arriva Bollini, tecnico spesso accostato alla panchina granata. La posizione di classifica è da migliorare assolutamente in questo 2017, considerando le grandi ambizioni di società e tifoseria.